Gli esponenti di Cgil e Cisl hanno montato una protesta nei confronti dell’Anffas: ecco cosa è successo sotto la sede di Grottammare.
Nelle scorse ore si è svolta una manifestazione di protesta nei pressi della sede dell’Anffas di Grottammare. E’ stata organizzata dagli esponenti di Cisl e Cgil per chiedere di intervenire in merito ad alcune questioni relative al contratto nazionale di circa 50 lavoratori Anffas che operano tra Grottammare e la comunità di Ripatransone.
Alla manifestazione hanno preso parte, per quanto concerne Cgil e Cisl, rispettivamente, i rappresentati della Funzione Pubblica Viola Rossi e Roberto Celi.
I sindacati hanno evidenziato come l’Anffas non può essere criticata per i servizi offerti, visto che sono sempre di alto valore sociale, tuttavia l’associazione viene “attaccata” per il modo in cui vengono gestiti i giovani professionisti.
“L’Anffas – scrivono i sindacati – non sembra considerare in maniera corretta i giovani professionisti che da troppo tempo attendono risposte per le loro condizioni retributive, contrattuali e lavorative“.
I lavoratori, a livello nazionale, non hanno potuto puntare sul rinnovo del contratto scaduto addirittura nel 2019, ecco perché Viola Rossi della Cgil chiede che al più presto venga recuperata la quota d’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto.
Dura protesta di Cgil e Cisl contro l’Anffas
La rappresentante della Funzione Pubblica Cgil, Viola Rossi, ha spiegato di aver chiesto alla nuova presidenza Anffas informazioni in merito alla gestione del personale: “Non abbiamo avuto risposte alle nostre richieste, a partire da un organigramma che consente ai dipendenti di sapere a chi rivolgersi. Al momento ci sono molti punti di frizione tra la gestione e i lavoratori. Il confronto sindacale è fermo, bloccato”.
Cisl e Cigl, ad ogni modo, sottolineano come la manifestazione sotto la sede dell’Anffas Grottammare è solo la prima di una serie di azioni che verranno messe in atto a livello territoriale qualora le condizioni per i lavoratori non dovessero sbloccarsi.
I sindacati precisano che: “Il blocco delle trattative a livello nazionale e purtroppo una riflessione della situazione aziendale. Sembra non disposta ad accogliere le richieste delle organizzazioni sindacali sia a livello nazionale che aziendale. Pertanto, in linea con le iniziative nazionali saranno organizzate assemblee politiche per coinvolgere le istituzioni e la cittadinanza a sostenere lavoratori nella loro richiesta di condizioni retributive, contratto attuali e lavorative più dignitose”.