Il presidente dell’Associazione Operatori Turistici, Umberto Scartozzi, ha parlato della stagione estiva da poco conclusasi
In attesa dei dati ufficiali, nella Riviera delle Palme si cerca di prevedere cosa evidenzieranno i numeri relativi all’estate 2023. Una stagione estiva che non ha certamente deluso, ma è innegabile come sia stata ampiamente condizionata dal maltempo di inizio giugno.
Il presidente dell’Associazione Operatori Turistici, Umberto Scartozzi, in merito ha sottolineato come la seconda parte di giugno è stata sicuramente positiva, mentre luglio ha vissuto alcune settimane non propriamente idilliache. Il mese di agosto, come d’abitudine, non ha deluso ma la vera sorpresa è stata il mese di settembre in cui ci sono stati dei numeri decisamente importanti.
Scartozzi, tuttavia, è convinto che l’inizio delle scuole, nella seconda settimana di settembre, sia un danno per il turismo soprattutto per quello familiare. Queste, come riportato da cronachepicene.it, le sue parole: “Oltre a non avere più richieste abbiamo anche difficoltà a reperire lavoratori stagionali perché molti di questi sono studenti. Mi chiedo perché mai nessun governo è intervenuto su questo aspetto, nelle Marche quest’anno Gli studenti sono tornati a scuola Addirittura il 13. Bisogna cambiare”.
Scartozzi: “Abbiamo subito la concorrenza dell’Albania e della Croazia”
Il presidente dell’Associazione Operatori Turistici di Grottammare ha sottolineato come il turismo della Riviera delle Palme è prevalentemente fatto di italiani, ecco perché si tratta di una fetta di turisti che bisogna agevolare a partire dal calendario scolastico.
“Quest’anno è anche finito l’effetto dissuasivo del Covid – ha evidenziato Scartozzi – rispetto ai viaggi all’estero quindi abbiamo nuovamente subito la concorrenza dell’altra sponda dell’Adriatico, dalla Croazia all’Albania anche se in queste località va valutato il rapporto tra qualità e prezzi e sistema complessivo del turismo e dei servizi che abbiamo in Italia”.
Umberto Scartozzi ha, infine, posto l’accento sull’importanza del coordinamento tra hotel e stabilimenti balneari: “Molti hotel stanno optando per un’offerta con sola colazione e questo riduce il costo del pernottamento, ma i turisti poi decidono di pranzare negli Chalet. A Grottammare però gli stabilimenti sono quasi tutti i ristoranti per cui una famiglia può recarsi allo chalet un giorno ma non tutti i giorni della vacanza. Sarebbe opportuno che i due settori dialogassero per trovare una soluzione capace di soddisfare le esigenze dei turisti”.