Il reddito del coniuge a carico non permette l’accesso alla pensione di invalidità? Ecco cosa è necessario sapere

È possibile percepire la pensione di invalidità anche se il proprio coniuge lavora? Vediamo cosa dice la legge.

Ci sono ancora tanti dubbi riguardo la pensione di invalidità e su come funziona. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza.

Pensione di invalidità e Reddito del coniuge
Pensione di invalidità/ Ascoli.cityrumors.it

Molte persone invalide si chiedono se, essendo esse a carico del proprio coniuge che lavora o percepisce una pensione, sia per loro ugualmente possibile ricevere la pensione di invalidità. Partiamo con il precisare che la pensione di invalidità è una prestazione che viene riconosciuta alle persone con un’invalidità superiore ad una certa soglia ed è indipendente dai contributi versati.

L’importo della pensione di invalidità cambia ogni anno poiché è soggetto a rivalutazione. Per il 2023 corrisponde a 313,91 euro al mese e prevede la tredicesima. Altro concetto da puntualizzare: una persona può dirsi fiscalmente a carico di un’altra se il suo reddito annuale non supera i 2840 euro che, in caso di figli fino a 24 anni, diventano 4000 euro l’anno.

Pensione di invalidità e reddito del coniuge: ecco cosa succede

Come anticipato molte persone non sanno se il reddito- da pensione o da lavoro- del proprio coniuge possa far loro mantenere o perdere la pensione di invalidità. Vige, inoltre, molta confusione tra la pensione di invalidità civile e la pensione di inabilità. Vediamo allora le differenze e cosa dice la legge in base al tipo di prestazione.

Come funziona la pensione di invalidità
La pensione di invalidità non è soggetta a Irpef/ Ascoli.cityrumors.it

Non trattandosi di una prestazione soggetta a Irpef ma di una prestazione assistenziale, il reddito del coniuge non può far perdere il diritto alla pensione di invalidità. È vero che percependo 313,91 euro al mese, una persona supera la soglia massima di 2840 euro l’anno per poter essere considerata fiscalmente a carico del coniuge. Ma siccome la pensione di invalidità è una prestazione assistenziale, essa non fa cumulo con gli altri redditi e dunque una persona può riceverla e continuare ad essere a carico del marito o della moglie che percepisce un reddito.

Naturalmente questo discorso vale solo nel caso in cui il soggetto invalido non lavori. Se, invece, lavora – con la pensione di invalidità civile si può lavorare -allora il suo reddito annuo non dovrà superare i 2840 euro l’anno per poter essere fiscalmente a carico del coniuge.  Discorso a parte va fatto per la pensione di inabilità. Quest’ultima, infatti, è una vera e propria pensione in quanto per riceverla è necessario avere almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 immediatamente antecedenti alla richiesta.

Questo trattamento è soggetto a Irpef e concorre al calcolo del reddito personale. Pertanto se una persona percepisce la pensione di inabilità e supera la soglia di 2840 euro l’anno, non potrà essere considerata fiscalmente a carico del proprio coniuge e quest’ultimo perderà tutte le detrazioni fiscali di cui si può beneficiare se si ha il coniuge a carico.

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