Una possibilità di pensionamento anticipato in più: ecco la strada consigliata per ottenere una rendita anche dieci anni prima.
La difficoltà nel riuscire a raggiungere i requisiti per poter ottenere il trattamento pensionistico ha spinto molte persone a cercare strade parallele che possano consentire loro di avere un beneficio aggiuntivo ricevendolo, quando possibile, prima del tempo.
Del resto la precarietà lavorativa, gli stipendi non sufficientemente alti ed i requisiti anagrafici e contributivi andati aumentando nel corso degli ultimi anni hanno reso complesso l’accesso al pensionamento. La ‘soluzione’ esiste ed è il fondo pensione, un’integrazione ma anche una possibilità di ampliamento della prestazione in questione richiedendo una rendita anche dieci anni prima rispetto al trattamento di vecchiaia. Scopriamo come è strutturato.
Pensione anticipata dieci anni prima: come funziona, quali sono i requisiti
Con la pensione integrativa – un trattamento pensionistico complementare – è possibile sfruttare un prezioso vantaggio, ovvero richiedere una rendita al fondo per poter ricevere l’intera somma maturata o parte di essa. Questo va a tutelare non solo chi vuole andare in pensione anticipatamente, ma anche e soprattutto chi perde il lavoro trovandosi vicino al pensionamento e con grosse difficoltà a ricollocarsi.
Nello specifico, lo strumento che è possibile utilizzare è chiamato RITA, ossia rendita integrativa temporanea anticipata: viene, infatti, prelevata dal capitale accumulato nel fondo pensione ma non è vitalizia (a differenza della pensione stessa), bensì a scadenza.
L’erogazione avviene solo nel lasso di tempo compreso tra la richiesta ed il pensionamento di vecchiaia. È dunque anticipata proprio perché corrisposta prima che si vada in pensione. Occorre, però, rispettare alcuni requisiti per richiederla: anzitutto è necessario aver aderito alla previdenza integrativa da almeno cinque anni e, al momento della domanda, bisognerà aver concluso l’attività lavorativa; non è comunque esclusa la possibilità di riprendere a lavorare nel periodo nel quale si percepisce la RITA.
Ancora, è necessario aver versato presso la gestione di previdenza pubblica di appartenenza un minimo di 20 anni di contributi. E avere un’età anagrafica di massimo cinque anni rispetto a quella per la pensione di vecchiaia, dunque 62 anni. Essa consente di ottenere un pensionamento anticipato, ma se al momento della richiesta si è inoccupati da 24 o più mesi quest’ultimo potrà avvenire addirittura dieci anni prima dei 67 anni, ovvero a 57 anni.