In pensione con 15 anni di contributi: puoi andarci scegliendo una di queste vie

Andare in pensione con meno di vent’anni di contributi versati è difficile, ma non impossibile. Esistono quattro vie da percorrere.

Per molti lavoratori italiani, l’idea di andare in pensione con soli 15 anni di contributi può sembrare impossibile, ma esistono diverse opzioni che lo rendono fattibile. Anche se il requisito contributivo standard per ottenere la prestazione è generalmente più elevato, ci sono quattro misure specifiche che consentono di anticipare l’uscita dal lavoro con un minimo di 15 anni di contributi. Esaminiamo nel dettaglio le possibilità.

In pensione con meno di 15 anni di contributi
Andare in pensione con 15 anni di contributi versati? Si può! (ascoli.cityrumors.it)

Sono dunque quattro le vie che rappresentano opportunità preziose per chi ha accumulato meno di 20 anni di contributi ma desidera comunque accedere alla pensione. È importante che i lavoratori interessati si informino dettagliatamente sulle condizioni e sui requisiti di ogni opzione, magari rivolgendosi ad un esperto di previdenza, per capire quale strada sia la più adatta alla propria situazione. Conoscere le possibilità disponibili può fare la differenza nella pianificazione del proprio futuro pensionistico. E, come ben sappiamo, il sistema italiano è tra i più complessi al mondo. Proviamo ad orientarci. 

Tutte le misure per andare in pensione con 15 anni di contributi: lasciare il mondo del lavoro con largo anticipo è possibile in questi casi

La prima possibilità è riservata ai lavoratori che hanno maturato almeno 15 anni di contributi prima del 31 dicembre 1992. Questa opzione è prevista dalla cosiddetta Legge Amato. Per chi rientra nella categoria, è possibile accedere alla prestazione, a condizione di soddisfare anche i requisiti anagrafici richiesti per la pensione di vecchiaia.

Vie per andare in pensione con 15 anni di contributi
Le quattro vie per andare in pensione con 15 anni di contributi versati (Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it)

Un’altra via è quella della pensione di vecchiaia anticipata per inabilità. Questa misura si rivolge ai dipendenti che, a causa di gravi problemi di salute, non possono più svolgere attività lavorative. Se la persona interessata ha accumulato almeno 15 anni di contributi e ha raggiunto l’età minima prevista per la pensione di vecchiaia, può accedere a questa forma di ritiro dal lavoro anticipato.

Una terza opzione è disponibile per i lavoratori dipendenti del settore privato. In questo caso, se l’anzianità contributiva è inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 e se almeno 5 anni di contributi sono stati maturati dopo il 1996, è possibile ottenere la pensione con 15 anni di contributi. Questo accade grazie ad un particolare regime previsto per coloro che hanno contribuito al sistema pensionistico per un periodo più breve, ma in anni cruciali.

Infine, esiste la cosiddetta Deroga Amato, che offre una possibilità aggiuntiva per coloro che non riescono a raggiungere i 20 anni di contributi necessari per la pensione di vecchiaia. Questa deroga permette di accedere alla pensione con 15 anni di contributi a condizione che siano stati versati in periodi specifici e che siano soddisfatti i requisiti anagrafici previsti.

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