Indennità di malattia: a chi spetta e quali lavoratori ne hanno diritto, le importanti dichiarazioni riguardo le modifiche direttamente dall’Inps.
Per indennità di malattia, si intende un contributo in busta paga che viene riconosciuto a determinati lavoratori che si trovano ad affrontare un periodo in cui non possono lavorare a causa di una difficoltà dal punto di vista patologico. In questi casi, è possibile richiedere un’indennità di malattia per un periodo temporaneo, l’ammontare della somma contributiva, dipende dal proprio lavoro, tuttavia l’indennità spetta sia ai dipendenti occupati che inoccupati.
L’indennità, parte dal terzo giorno di assenza, i primi tre infatti solitamente vengono indennizzati a totale carico dell’azienda. Il periodo di indennità, finisce con la scadenza della prognosi dunque con la fine della malattia. Lo stato del paziente, deve essere attestato con uno o più certificati.
Il lavoratore, ha diritto a 180 giorni di indennità in ciascun anno solare, questa formula spetta ai lavoratori a tempo indeterminato dell’industria, dell’agricoltura, agli apprendisti, ai lavoratori sospesi e ai lavoratori a tempo determinato. Hanno diritto all’indennità per tutti i giorni coperti da un’idonea certificazione, il numero massimo di giorni è pari a quelli lavorativi, nei 12 mesi precedenti l’inizio della malattia.
Parte da un minimo di 30 giorni a un massimo di 180 all’interno dell’anno solare, gli importi nel 2023 erano al 50% della retribuzione media giornaliera per i primi 20 giorni, e al 66,6% per i giorni successivi. A non averne diritto, sono i collaboratori familiari come colf e badanti, gli impiegati dell’industria, i dirigenti e i portieri, non spetta inoltre a nessun’altra categoria di lavoratore che non può beneficiare di tale contributo durante il periodo di assenza dal lavoro. Per richiedere l’indennità di malattia, è necessario che lo stesso dipendente si attivi presentando domanda all’Inps, prima di tutto dovrà essere in possesso del certificato di malattia rilasciato dal proprio medico curante, e dopo dovrà provvedere a trasmetterlo in via telematica all’Inps.
Per il 2024, sono state apportate alcune modifiche, in seguito alla legge di bilancio infatti, sono state modificate le misure della retribuzione di riferimento per effettuare il calcolo dell’indennità per inabilità temporanea assoluta da malattia. L’istituto ha rilasciato le prime istruzioni in merito il 12 gennaio, in particolare le modifiche apportate riguardano l’indennità di malattia per i lavoratori marittimi, l’obiettivo è quello di assicurare continuità nel riconoscimento di tutte le malattie in favore di quest’ultimi.