Infedeltà del coniuge: adesso la legge è spietata, si perde tutto

Se abbiamo le prove che il nostro coniuge ci è stato infedele possiamo fargli una cosa davvero terribile: lo dice la legge.

Secondo la legge italiana il coniuge rientra tra gli eredi legittimi di un defunto, quindi tra coloro che ereditano i suoi beni e che in genere sono beneficiari di un testamento.

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Il coniuge traditore può essere diseredato – ascoli.cityrumors.it

Questo significa che, alla morte di qualcuno il coniuge eredita sempre una parte dei beni a meno che nel testamento non sia indicato il contrario.

Uno dei motivi per cui si potrebbe desiderare di diseredare il coniuge è, ovviamente, l’infedeltà. Se un marito o una moglie non ha rispettato il voto di reciproca fedeltà pronunciato al momento del matrimonio, deve sapere che può perdere la propria eredità.

Quando è possibile diseredare un coniuge per infedeltà?

Un coniuge infedele può essere diseredato a norma di legge semplicemente modificando il proprio testamento e specificando che al coniuge non va riconosciuta alcuna eredità. Naturalmente questa scelta dev’essere messa nero su bianco alla presenza di testimoni e dev’essere ratificata dal notaio, come qualsiasi altra indicazione presente all’interno di un testamento.

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Non bastano sospetti, bisogna avere prove certe – ascoli.cityrumors.it

Nella specifica va anche indicato con precisione il motivo della scelta di diseredare: in questo caso va specificato che il motivo è una comprovata infedeltà, come indicato dall’articolo 536 del Codice Civile. “Comprovata” significa che non si può diseredare una persona sulla base di sospetti, o il testamento non sarà valido. Al contrario, bisogna aver presentato delle prove in tribunale e l’infedeltà in questione dev’essere stata accertata dal giudice in un procedimento penale che è stato chiuso con sentenza definitiva.

Fortunatamente però la legge prevede la possibilità di ravvedersi. Questo significa che diseredare il coniuge non è un’operazione irreversibile. Al contrario, se il coniuge si pente e lascia l’amante, il coniuge che ha diseredato ha il diritto di tornare sui propri passi e modificare il proprio testamento, riammettendo quindi il proprio coniuge traditore tra gli eredi.

La legge però parla molto chiaro: questa riammissione è possibile soltanto se il traditore ha dato segnali inequivocabili di ravvedimento, quindi non bastano rassicurazioni e promesse. Il traditore deve compiere gesti concreti per dimostrare il proprio pentimento.

Vale la pena ricordare che il coniuge può anche essere diseredato automaticamente, per legge, se ha tenuto alcuni comportamenti inaccettabili come produrre un testamento falso o tentare di ottenere con un raggiro una modifica del testamento in proprio favore.

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