Sono state finalmente pubblicate le regole operative per l’Irpef 2024. Ecco le novità previste dal Dlgs n 216/2023 attuativo della riforma fiscale.
L’Agenzia delle Entrate ha appena pubblicato le istruzioni operative per l’Irpef 2024. La Circolare n. 2/2024 del 6 febbraio scorso rende operativa la prima parte della riforma fiscale che si applicherà da quest’anno e che, come molti di voi già sanno, prevede la riduzione delle aliquote da 4 a 3. Vediamo nel dettaglio le principali novità per i contribuenti.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche, vale la pena di ricordarlo, è regolata dal Testo unico delle imposte sui redditi (DPR 22 dicembre 1986 n. 917) e si applica su quelli che rientrano in determinate categorie: redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, di impresa e redditi diversi.
La “nuova” Irpef dalla A alla Z
Come detto, gli scaglioni di reddito e le corrispondenti aliquote saranno tre: del 23% per i redditi fino a 28mila euro; del 35% per quelli superiori a 28mila e fino a 50mila euro; del 43% sopra i 50mila euro. Ci sono poi ulteriori novità sempre per il 2024: la detrazione da lavoro dipendente (con un aumento di 75 euro, da 1.880 a 1.955 euro), se il reddito complessivo non supera 15.000 euro. Ma anche la riduzione dell’ammontare delle detrazioni spettanti per alcuni oneri per i redditi sopra 50mila euro. E l’abrogazione dell’agevolazione per la capitalizzazione delle imprese (Ace).
Per il 2024, dunque, la no-tax area sale a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti. Quanto alle addizionali regionale e comunale, i Comuni, le Regioni e le Province autonome hanno tempo fino al prossimo 15 aprile per adeguare la disciplina alla nuova articolazione degli scaglioni e delle aliquote Irpef.
Nella circolare dell’Ade si evidenzia che per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante in relazione agli oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19%, è ridotto di un importo pari a 260 euro.
Il taglio in questione interessa anche le erogazioni liberali a favore dei partiti politici e i premi di assicurazione per il rischio di eventi calamitosi, mentre sono escluse le spese sanitarie. Per i redditi complessivi sopra i 120.000 euro, invece, la decurtazione di 260 euro sarà applicata alla detrazione dall’imposta lorda che risulta già ridotta per effetto della riduzione progressiva delle detrazioni del 19% introdotta dalla manovra 2020.