Con la nuova Irpef 2025 molti cittadini si troveranno a pagare meno tasse il prossimo anno. Vediamo chi riguarderà.
Con le risorse a disposizione è stato promesso il rinnovo di alcune misure già attive nel 2024, come il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e la riconferma dell’Irpef a tre scaglioni e tre aliquote entrato in vigore il 1° gennaio 2024, che senza la riconferma avrebbe portato la tassazione dei redditi ai quattro scaglioni e aliquote del 2023.
La sfida che ha davanti il Governo si concentra nel trovare le coperture necessarie per proseguire nei tagli della pressione fiscale e questa volta i lavori si concentrano sul ceto medio, quello che è stato maggiormente penalizzato dagli interventi fatti negli anni precedenti. Andiamo, quindi, a vedere chi saranno i fortunati che potrebbero pagare meno tasse a seguito dell’Irpef 2025.
Irpef 2025, i prossimi passi della riforma: quali sono le novità per i lavoratori
Maurizio Leo, viceministro all’Economia, ha affermato che il ceto medio si sta impoverendo e appare vitale ridurre l’Ires per le imprese che investono e creano occupazione. Auspica anche l’intervento sull’Irap al fine di eliminare alcune delle situazioni complicate che l’imposta determina.
La riforma fiscale procede spedita con già 13 decreti attuativi che hanno segnato quel cambiamento atteso da anni. I prossimi passi prevedono il recupero del rapporto con i contribuenti puntando su un percorso ormai delineato: pagare meno, pagare tutti.
Il viceministro dell’Economia ha assicurato che le risorse per confermare gli sgravi 2024 ci sono anche per il prossimo anno: il taglio al cuneo fiscale e l’Irpef a tre scaglioni, quindi, saranno presenti anche nel 2025. Al momento, però, non si può avere un quadro definito perché le adesioni al concordato preventivo termineranno il 31 ottobre e solo dopo quella data sarà possibile conoscere il gettito che la misura garantirà. Da quel momento si potrà capire lo spazio di manovra per un altro taglio dell’Irpef nel 2025.
Nel caso in cui il concordato fosse un successo, ci sarà un intervento di abbassamento ulteriore delle imposte. Ad ogni modo, nel 2025, le possibili novità riguarderanno il ceto medio, i redditi compresi tra 35.000 e 50.000 euro che non hanno beneficiato in alcun modo del taglio Irpef. Tale parte di popolazione non ha neanche goduto della riduzione del cuneo fiscale, dato che esso si esaurisce al raggiungimento dei 35.000 euro di reddito. Le intenzioni, quindi, sono di far rientrare nell’Irpef 2025 anche questa parte numerosa di popolazione italiana.