L’assegno di invalidità o accompagnamento fanno aumentare l’ISEE? Ecco cosa dice la legge e come comportarsi sotto il profilo fiscale.
Nell’ampio panorama delle agevolazioni sociali destinate alle fasce meno abbienti, un nodo cruciale è rappresentato dalla questione delle prestazioni per l’invalidità e l’accompagnamento: queste influenzano il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)? Proviamo a rispondere alla domanda che tanti si pongono.
![Cosa succede all'Isee con assegno di invalidità e accompagnamento](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/03/Ragazzo-ascoli.cityrumors.it-14032024.jpg)
Parliamo di due elementi fondamentali per ciò che concerne il welfare italiano. L’assegno di invalidità, infatti, è un supporto economico che lo Stato fornisce alle persone disabili o che, comunque, ottengono il riconoscimento di una certa percentuale di invalidità. Tutto, evidentemente, certificato da una commissione medica apposita.
L’ISEE, fondamentale strumento di valutazione della condizione economica delle famiglie, è imprescindibile per accedere a una serie di benefici, tra cui sconti sulle bollette, agevolazioni universitarie e prestazioni assistenziali. Il suo valore viene certificato gratuitamente presso gli uffici provinciali Inps, a cui il cittadino può chiedere l’attestazione anche per via telematica, accedendo col proprio Spid, oppure tramite Caf o patronato.
Tuttavia, le prestazioni per invalidità e accompagnamento sfuggono al computo del reddito ai fini dell’ISEE. Questo perché tali indennità sono pensate per alleviare lo svantaggio delle persone con disabilità e non mirano a migliorarne la situazione economica complessiva.
Assegno di invalidità e accompagnamento: quali sono le conseguenze sull’ISEE?
Pensioni e assegni di invalidità, così come le indennità di accompagnamento, non influenzano il reddito ai fini ISEE. Sono trattamenti che rispondono ad esigenze assistenziali e non vengono conteggiati nel calcolo complessivo dell’indicatore economico. Questa è una prima risposta che possiamo dare. Ma, come spesso accade nella legge italiana, vi sono dei distinguo da fare.
![Come cambia l'Isee se si percepisce l'assegno di invalidità](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/03/Uomo-su-carrozzina-assistente-ascoli.cityrumors.it-14032024.jpg)
Infatti, emerge una distinzione importante per quanto riguarda l’assegno ordinario di invalidità. Quest’ultimo, soggetto a criteri previdenziali e contributivi, va indicato come reddito sia nella dichiarazione apposita che nel calcolo dell’ISEE. A differenza delle prestazioni assistenziali, l’assegno ordinario rientra nel computo complessivo del patrimonio familiare. Peraltro necessita, oltre a un’invalidità superiore ai 2/3, anche del versamento di almeno 5 anni di contributi.
In sintesi, mentre le prestazioni per invalidità e accompagnamento non incidono sul reddito ai fini ISEE, l’assegno ordinario di invalidità va considerato sia per la dichiarazione fiscale che per il calcolo dell’indicatore economico. Sostanzialmente, in parole povere, esso è equiparato dalla legge a una pensione. Dunque, va inserito nella nostra dichiarazione dei redditi. Tale distinzione sottolinea la complessità delle valutazioni economiche nel contesto delle politiche di welfare.