Lavoro Marche, il grido dall’allarme della CIGL | La richiesta alla Regione

Il segretario generale della CGIL Marche, Giuseppe Santarelli, ho fatto il bilancio del 2023 in merito all’occupazione e al lavoro: le sue parole

Giuseppe Santarelli, segretario generale della CGIL Marche, ha sottolineato come il 2023 sia stato un anno durissimo per quanto concerne il mondo del lavoro. Le sue parole: “E’ stato un anno duro. Per il 2024 siamo molto preoccupati: c’è lavoro povero, tanta precarietà e stipendi al lumicino. Dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e cambiare il passo, la Regione scenda in campo per attuare vere politiche di sviluppo e del lavoro”.

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Giuseppe Santarelli (Foto sito CIGL Marche) – Ascoli.Cityrumors.it

L’occupazione nel terzo trimestre del 2023 è sicuramente aumentata di 20000 unità, tuttavia il dato fa riferimento a tutti quei settori contraddistinti da contratti precari, poco retribuiti e di pochissima durata.

Santarelli ha aggiunto: “L’aumento di 8mila unità nelle costruzioni per effetto del Bonus110 e ricostruzione post-sisma, e aumenta di 14mila nei servizi, terziario e commercio e agricoltura. Diminuisce, invece, l’occupazione nel comparto industriale manifatturiero, la parte cioè più consolidata dell’economia locale: si scende di 2000 unità e aumenta il ricorso alla Cig che inizia a correre negli ultimi mesi sopra i livelli pre-Covid”.

Lavoro Marche, Santarelli (CGIL): “Nel 2023 l’aumento di prezzi e tariffe ha falcidiato salari e pensioni dei marchigiani”

Il segretario generale della CGIL Marche ha poi ribadito come il 2023 sia stato un anno in cui l’aumento di prezzi e tariffe non ha fatto altro che falcidiare i salari e le pensioni dei marchigiani, tra l’altro fra le più basse d’Italia.

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Giuseppe Santarelli (Foto sito ufficiale Cigl Marche) – Ascoli.Cityrumors.it

Santarelli non risparmia una frecciatina al governo Meloni e alla Giunta regionale Acquaroli: “Desta sconcerto il silenzio della Giunta e delle associazioni datoriali sull’uscita dell’Italia dalla “via della seta”. Assistiamo al gioco delle tre carte da parte del Governo Meloni e della Giunta Acquaroli, che annunciano piani faraonici di rilancio infrastrutturale attraverso i fondi coesione e non riescono a spiegare come la revisione del Pnrr impatterà sui Comuni marchigiani rispetto ai progetti avviati”. 

Santarelli, infine, “chiama” l’intervento anche di Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli e nuovo presidente dell’Anci Marche: “Intanto la legge di bilancio taglia agli enti locali oltre 300 milioni, come denunciato dal presidente nazionale Anci, De Caro: a proposito, ma il nuovo presidente Anci Marche, Fioravanti, non ha nulla da dire? Nel frattempo, la legge di bilancio regionale dovrà affrontare i tagli del Governo Meloni che si aggirano sui 105 milioni, che vanno sommati al definanziamento del fondo sanitario nazionale che si trasformerà in ulteriori tagli a una sanità locale già martoriata dalle politiche di Saltamartini e Acquaroli”. 

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