Durante la malattia il lavoratore ha dei diritti da far valere e degli obblighi da rispettare per non incorrere in sanzioni.
Quando il lavoratore si ammala può richiedere i giorni di malattia ed evitare di andare a lavorare presentando un certificato medico valido. Durante l’assenza, però, ha diritti e doveri da conoscere.
![Cosa sapere sulla malattia del lavoratore](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/01/Uomo-che-pensa-Ascoli.cityrumors.it-20240104.jpg)
I lavoratori dipendenti sono tutelati dalla Legge italiana. Quando sono malati possono richiedere un’indennità di malattia e assentarsi dal posto di lavoro per riposarsi e recuperare la salute. Questa indennità sostituisce lo stipendio nel momento in cui il lavoratore si assenta per malattia e viene erogata dall’INPS e dal datore di lavoro. I primi tre giorni a pagare è il datore di lavoro, dal quarto al 120esimo l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Per quanto riguarda l’importo dell’indennità, la somma varia in base al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro o ad accordi aziendali interni. In generale nei primi venti giorni di malattia successivi al terzo l’ammontare è il 50% della retribuzione media giornaliera. Successivamente è uguale al 66,6% della retribuzione media giornaliera. Durante il periodo di malattia il lavoratore ha diritti e obblighi da conoscere.
Diritti e obblighi del lavoratore in malattia: quando scattano le sanzioni
Il lavoratore in malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, a percepire l’indennità economica sostitutiva allo stipendio anche se non svolge materialmente l’attività lavorativa. Questi diritti sono validi se il dipendente rispetta una serie di obblighi.
![Cosa sapere sulla malattia del lavoratore](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/01/Uomo-malato-Ascoli.cityrumors.it-20240104.jpg)
Gli adempimenti richiesti sono l’obbligo di avvisare il datore di lavoro, di fornire la certificazione dello stato di malattia e di essere reperibile durante la malattia. La comunicazione relativa all’assenza dovrà essere inoltrata anche solo per un giorno di malattia e dovrà essere immediata rispettando i tempi indicati nel CCNL.
La certificazione dovrà essere firmata dal medico curante e il lavoratore dovrà comunicare all’azienda il numero di protocollo identificativo del certificato entro due giorni dal rilascio. Per quanto riguarda le fasce orarie di reperibilità è stata eliminata la distinzione tra dipendente privato e dipendente pubblico. Dal 22 dicembre 2023 tutti i lavoratori dovranno rispettare le fasce orarie dalle 10.00 alle 12.00 e della 17.00 alle 19.00 indipendentemente dal settore di appartenenza.
Sono esclusi dall’obbligo di reperibilità i lavoratori affetti da patologie gravi che chiedono terapie salvavita o con stati patologici sottesi o legati ad una invalidità (a condizione che siano certificate). Chi ha l’obbligo di reperibilità e risulta assente alla prima visita subirà la perdita totale del trattamento economico per dieci giorni di malattia. Alla seconda visita scatta la riduzione del 50% per i giorni successivi al decimo mentre alle terza visita ci sarà la sospensione dell’indennità INPS.