Marche, Santarelli (CGIL) contro il presidente Acquaroli: “La politica non fa nulla per la nostra regione”

Il segretario regione della CGIL, Giuseppe Santarelli, critica l’operato del presidente regionale Francesco Acquaroli: “Le Marche scivolano sempre più verso il basso” 

Sono tanti i punti criticati dal segretario regionale della CGIL, Giuseppe Santarelli, nel suo discorso contro il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. In particolar modo sottolinea come la politica regionale non sembra minimamente interessarsi al Pnrr e alle politiche industriali.

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Il segretario regione della CGIL, Giuseppe Santarelli, tuona contro Francesco Acquaroli (Foto sito cgil marche) – Ascoli.Cityrumors.it

Le previsione del 2024, secondo i dati del 2024, evidenziamo come la regione Marche ha un vero e proprio problema con il PIL: “La nostra regione – si legge su marche.cgil.it – avrà un PIL vicino allo 0 contro quello nazionale che è dato al +1%”. 

La crisi del manufatturiero è ormai cosa conclamata visto che la produzione del secondo trimestre del 2022 è calata del -2.5% e nel primo trimestre del -1.1%. In merito Santarelli sottolinea: “All’interno di questo settore c’è allarmismo per il -2,1% della meccanica e per il -2,8 dell’alimentare senza considerare che moda e calzature sono sorretti solo da export”.

Santarelli contro Acquaroli: “La modifica del Pnrr? La Regione…”

In merito alla modifica del Pnrr, Santarelli evidenza come la Regione Marche sia praticamente immobile. Solo una volta si è discusso dell’argomento, senza però aggiungere nulla di nuovo.

Francesco Acquaroli
Francesco Acquaroli, il presidente della Regione Marche (Foto Ansa) – Ascoli.Cityrumors.it

“Abbiamo chiesto da giugno – si legge nel comunicato – un incontro per fare chiarezza su questi temi ma non abbiamo ricevuto risposta. In ballo, infatti, ci sono 3 miliardi e mezzo di euro per le Marche, ma il Governo ha fatto modifiche al piano nazionale e noi vorremmo sapere cosa accadrà nella nostra regione”. 

Da sottolineare come di questi 3 miliardi e mezzo di euro, 400 milioni sarebbero destinati alla tutela del territorio e alle risorse idriche. Circa 900 milioni per il rafforzamento della rete ferroviaria, 459 milioni per l’istruzione e l’edificazione degli asili nido, circa 500 milioni sul welfare per le Case e gli Ospedali di comunità.

Santarelli, in merito, precisa: “Sono tutti temi fondamentali per ridurre le fragilità della nostra regione, sia quelle legate all’assetto idrogeologico e alle calamità, sia quelle legate alla sanità ormai sempre di più al collasso, sia gli interventi finalizzati alla riduzione del gap occupazionale di genere, visto che l’occupazione femminile, secondo l’ultimo rilevamento Istat, continua a diminuire”.

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