In materia di mutui ci sono diverse tipologie a disposizione, ma che la banca non spiega: vediamo cosa bisogna sapere per evitare errori.
Quando si parla di mutui, si tende a credere che esistano solo quelli a tasso fisso e variabile, ma non è così. In questo ambito ci sono diverse tipologie da conoscere per cercare di soddisfare le proprie esigenze.
Dal mutuo prima casa al mutuo seconda casa, fino ad arrivare a quelli inerenti la ristrutturazione e la liquidità: le alternative in questo ambito sono molteplici e differiscono per la durata del prestito, il tasso di interesse applicato, le agevolazioni, le modalità di rimborso e le condizioni contrattuali.
Le strade da poter intraprendere sono varie e confrontarle consente di scegliere l’opzione più adeguata e conveniente. Entriamo nei dettagli per scoprire insieme quale sono le caratteristiche dei mutui da poter sottoscrivere.
Le tipologie di mutui da poter scegliere: ecco quali sono
I contratti di mutuo permettono di siglare un accordo legale tra un mutuatario e un istituto finanziario, in modo da permettere il trasferimento di una somma di denaro in prestito. Nel documento stipulato vengono evidenziati i termini e le condizioni che regolano il mutuo, con i vari elementi cardini – come i tassi di interesse, la durata del prestito e la modalità di rimborso.
Come anticipato in precedenza, bisogna conoscere le tipologie di mutuo possibili per rispondere perfettamente alle proprie esigenze. Ci sono diverse categorie che differiscono in merito alla finalità, ai piani di ammortamento e alla percentuale di interesse. Tra queste, si evidenziano le seguenti.
- Mutuo pima casa: qui ci sono particolari tipologie di contratto che permettono di ottenere un finanziamento per l’acquisto del primo immobile. Questo tipo di mutuo, in genere, copre fino all’80% del valore della proprietà;
- Mutuo seconda casa: tali finanziamenti sono pensati per l’acquisto di una proprietà aggiuntiva e per questo sono comprese delle restrizioni. Di solito, gli enti prevedono contratti che finanziano il 60-70% del valore della struttura. Inoltre, i tassi di interesse sono leggermente più alti perché gli istituti considerano tale investimento più rischioso;
- Mutuo alla francese: in questo contratto le rate di rimborso sono costanti per tutta la durata del prestito e composte da una parte di capitale e una di interessi. Nel tempo, la quota di capitale aumenta gradualmente, mentre diminuiscono gli interessi. Questo mutuo è vantaggioso per chi è alla ricerca di stabilità e prevedibilità nella pianificazione dei pagamenti;
- Mutuo ipotecario: ha la garanzia da un’ipoteca su un immobile di proprietà del mutuatario e propone una sicurezza aggiuntiva alla banca in caso di mancato pagamento. È possibile una rateizzazione sul medio o lungo termine, dai 5 ai 30 anni;
- Mutuo chirografario: sono contratti che non richiedono alcuna garanzia ma si affidano alla solvibilità finanziaria del mutuatario. Si tratta di un rischio per la banca e per questo il mutuo segnala tassi più alti.