Ecco tutti i bonus per disoccupati disponibili nel corso del 2024. Vediamo insieme quali sono e come poter presentare domanda per l’ottenimento.
L’Italia, come ben si sa, sta vivendo un forte periodo di crisi economica e coloro che ne risentono sono i cittadini. Molti italiani, infatti, versano in condizioni economiche disastrose e le uscite superano di gran lunga le loro entrate. Per questo motivo lo Stato, da diverso tempo a questa parte, si è mobilitato per istituire agevolazioni e bonus a favore dei cittadini più deboli.
Nel corso del 2024, ad esempio, sono tanti gli incentivi a favore dei disoccupati di cui è possibile beneficiare. Dunque, vediamo nel dettaglio di quali si tratta e come poter fare domanda per richiederli. Ti consigliamo di prestare molta attenzione per non incorrere in complicanze che potrebbero farti perdere tali misure.
I bonus per disoccupati del 2024: quali sono e come fare richiesta
Lo stato di disoccupazione aumenta sempre di più ogni anno che passa. In Italia, ad oggi, è pari a 7,2%. Per riuscire ad abbassare questo fenomeno sono stati emessi diversi bonus a favore di chi un lavoro non lo ha. Possiamo suddividere tali incentivi in 3 categorie: indennità di disoccupazione, politiche attive e il congedo di maternità, di matrimonio o l’indennità di malattia.
Tra le varie indennità di disoccupazione per coloro che improvvisamente hanno perso il lavoro, troviamo:
- Indennità di disoccupazione Naspi, che consiste in un’agevolazione pari al 75% dello stipendio medio percepito. E viene erogata per un massimo di 24 mesi, dunque due anni. Tale sussidio spetta ai lavoratori subordinati che hanno non meno di 13 settimane contributive durante gli ultimi 4 anni.
- Indennità di disoccupazione Dis-Coll, usufruibile da collaboratori coordinati e continuativi. Il calcolo è simile alla Naspi, ma con la sola differenza che si tiene conto del reddito imponibile ai fini previdenziali anziché dello stipendio.
- Sostegno al reddito Sar, il quale spetta ai lavoratori disoccupati che hanno avuto contratti di somministrazione. Bisogna essere disoccupati da almeno 45 giorni e con 110 giorni di lavoro maturati. L’importo è di circa 780- 1000 euro.
- Indennità di disoccupazione agricola, che si rivolge ai lavoratori agricoli dipendenti. È necessario soddisfare determinati requisiti: iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, 2 anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria e 102 contributi giornalieri nei due anni. L’importo è del 40% della retribuzione a cui si fa riferimento.
Per quanto riguarda, invece, le agevolazione sulle politiche attive possiamo menzionare:
- Assegno di Inclusione, tocca alle famiglie nel cui nucleo vi sia almeno un disabile a carico, un minorenne o un over 60. Ma anche quando è presente in famiglia una persona in condizione di svantaggio e inserita in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari del territorio.
- Supporto formazione lavoro, usufruibile per coloro che hanno un Isee inferiore a 6.000 euro e che sono in condizione di poter lavorare, che permette – con l’iscrizione al centro dell’impiego – la partecipazione a varie iniziative di formazione. Durante il periodo di 12 mesi di validità vi è una retribuzione di 350 euro.
Quali sono gli incentivi dedicati a chi ha perso il lavoro
Infine, tra i bonus spettanti al disoccupato ci sono:
- Indennità di malattia, pari al 50% della retribuzione media giornaliera fino al ventesimo giorno e del 66,66% dal ventunesimo al 180° giorno. Viene riconosciuta se entro i 60 giorni dalla cessazione del contratto lavorativo il soggetto presenta un certificato rilasciato dal medico che attesti la gravità della malattia.
- Congedo matrimoniale, rivolto a coloro che durante i 90 giorni che precedono il matrimonio hanno lavorato per 15 giorni al di sotto di aziende industriali, artigiane o cooperative. Dunque, si avrà un’indennità sostitutiva del congedo matrimoniale con importo variabile a seconda del settore lavorativo e del ruolo ricoperto.
- Congedo di maternità, grazie a cui l’indennità sostitutiva del congedo di maternità spetta a donne disoccupate ed ha una durata di 5 mesi. Ma tocca anche alle lavoratrici impiegate nei settori in cui non è previsto il contributo contro la disoccupazione involontaria: negli ultimi 2 anni devono avere non meno di 26 contributi settimanali e devono aver iniziato il periodo di congedo con una distanza di massimo 180 giorni dall’ultimo giorno di lavoro. L’importo è uguale all’80% dell’ultima retribuzione percepita.
Per coloro che non soddisfano i requisiti richiesti, vi è la possibilità di fare domanda per il bonus maternità al Comune. Possono avere un incentivo di 2.020,85 euro, ma solo se hanno un Isee inferiore a 20.221,13 euro.