Ondata di tagli alle pensioni: novità durissima dal Governo, le penalizzazioni sono forti

La manovra di Bilancio 2024 prevede tagli pesantissimi agli assegni previdenziali di determinate categorie di lavoratori.

Il 2024 sarà ricordato come l’anno dei tagli alle pensioni. Rivalutazione degli assegni più bassa del previsto e penalizzazioni pesanti per certe categorie di lavoratori.

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Ondata di tagli sulle pensioni, ecco cosa sappiamo – Ascolicityrumors.it

La riforma delle pensioni  non s’ha da fare,a quanto pare. E, infatti, almeno per il 2024 non si farà. Ma i cambiamenti saranno talmente tanti che potremmo quasi parlare di una “rivoluzione delle pensioni“. E, come accade per ogni rivoluzione, qualcuno dovrà pagare un prezzo particolarmente alto.

Il Governo di Giorgia Meloni doveva fare delle scelte: con solo 20 miliardi di euro a disposizione per la manovra di Bilancio 2024, tutto non si poteva fare. Le decisioni prese vanno in una direzione: tagliare le pensioni per rifinanziare altre misure di prepensionamento. Purtroppo alcune categorie di lavoratori subiranno perdite davvero pesanti.

Pensioni: pesanti tagli per queste categorie

Uscite anticipate dal lavoro e, al contempo, pensioni più alte per tutti. Le due istanze sembrano inconciliabili e forse, per il momento, lo sono. Per rifinanziare Quota 103 il Governo ha dovuto abbassare la rivalutazione delle pensioni per il prossimo anno. Ma le penalizzazioni più pesanti riguardano una categoria specifica.

La categoria che verrà colpita più duramente sarà quella dei lavoratori statali. Non tutti però. Nel 2024 a pagare il prezzo più alto saranno i sanitari, gli ufficiali giudiziari, gli insegnanti di scuole materne ed elementari e i dipendenti degli enti pubblici locali. Per costoro gli assegni previdenziali verranno ricalcolati interamente con il sistema contributivo puro anziché con il sistema misto. In pratica, nel calcolo dell’importo della pensione, non verranno tenute in conto le quote retributive.

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Ecco le decisioni del Governo – ascolicityrumors.it

I tagli riguardano i lavoratori di suddette categorie che hanno iniziato a versare i contributi tra il 1981 e il 1995. Tutti gli altri, per ora, sono salvi. Il passaggio dal calcolo con il sistema misto al sistema contributivo puro causerà perdite importanti. Stando ai primi calcoli, un medico potrebbe arrivare a perdere più di 1000 euro ogni mese. Le brutte notizie non sono ancora finite.

L’Esecutivo ha deciso di aumentare l’importo da pagare per riscattare gli anni di Università ai fini contributivi per andare in pensione. Visto che, come ha più volte spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, bisogna mettere un freno alle uscite anticipate di massa, riscattare 4 anni di Università ai fini contributivi, dal 2024 costerà circa 67.000 euro contro gli attuali 19.000 euro.

Penalizzazioni previste anche per chi opterà per la pensione anticipata con Quota 103. La misura è stata rifinanziata anche per il 2024 con gli stessi requisiti d’accesso: 62 anni di età e 41 anni di contributi. Ma, anche in questo caso, dal 2024 gli assegni previdenziali di chi vorrà andare in pensione prima fruendo di Quota 103 saranno ricalcolato con il sistema contributivo puro senza tenere conto delle quote retributive.

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