Assistere i parenti anziani può essere doveroso per quanto hanno fatto per noi, è possibile sfruttare un bonus per chi è in difficoltà.
Il tempo purtroppo passa per tutti e non è detto che si possa invecchiare restando in buone condizioni fisiche e mentali, per questo in casi simili non può che essere importante contare sul supporto dei familiari più stretti. Il legame non è detto che sia sempre garanzia che ci sia qualcuno poi disposto a prendersi cura di una persona cara, ci sono casi in cui possono essere predominanti i rancori del passato, altri in cui ci si rende conto di quanto sia invece importante metterli da parte nel momento della necessità.
Occuparsi dei parenti anziani può inevitabilmente comportare un sacrificio, soprattutto se si decide di affidarsi a una struttura specializzata, che ha costi che non sono accessibili a tutte le tasche. Non va certamente meglio se si decide di accogliere chi ha bisogno in casa, specialmente se la sua pensione non è tra le più elevate. Fortunatamente ora c’è una soluzione ad hoc per chi è in difficoltà.
La vita di molti di noi può cambiare quando si ha la necessità di assistere i parenti anziani, innanzitutto sul piano psicologico, soprattutto perché può essere difficile accettare che chi amiamo non sia indipendentemente come un un tempo. L’amore che ci lega a loro, dettato anche dai sacrifici che sono stati fatti per noi in passato, può spingere però in maniera naturale a fare dei sacrifici.
Non tutti preferiscono affidarsi a una struttura specializzata, ma sono magari intenzionati a modificare parzialmente la propria abitazione pur di accogliere un genitore (magari si può scegliere di effettuare un lavoro in casa per aiutarli a fare le scale). Ricevere un sostegno economico nei casi in cui ci si trasforma in caregiver non è però così impossibile.
Tra i vantaggi di cui è possibile godere ci sono l’esenzione del bollo auto, indennizzi e pensioni agevolate e IVA agevolata sull’acquisto di cellulari e altri dispositivi per i fruitori della legge 104. Da sottolineare anche la rilevanza dell’Ape sociale, grazie a cui chi è caregiver ha la possibilità di andare in pensione in anticipo e ottenere così un sostegno fino al raggiungimento dell’età pensionabile. E’ importante sottolineare però che i beneficiari non hanno la possibilità di fare altri lavori (devono quindi valutare se la cifra percepita sia sufficiente per vivere), l’unica eccezione è data dal lavoro occasionale per un guadagno massimo di 5 mila euro lordi l’anno.
Le donne che assistono un familiare disabile possono poi sfruttare Opzione Donna, a condizione di avere compiuto 61 anni e avere maturato 35 anni di contributi entro la fine dell’anno precedente in cui viene effettuata la domanda. Nelle situazioni più gravi si può poi arrivare a pensare a un congedo straordinario per due anni, a condizione che l’assistenza riguardi un familiare disabile al 74% di invalidità, come certificato dalle Commissioni Mediche Invalidi Civili dell’ASL., oltre a esserci una convivenza in atto almeno un giorno prima.