Pellet o nocciolino? Solo uno ti fa risparmiare una montagna di soldi in questo freddissimo inverno

Con l’inverno in arrivo, è importante prepararsi. Tra pellet e nocciolino, ecco quale ti fa risparmiare di più

Non sarà un inverno facile per le famiglie italiane. Con l’abbassarsi delle temperature sarà necessario utilizzare – e molto – il riscaldamento, con evidenti conseguenze per le bollette.

Pellet o nocciolino
Ce n’è solo uno che conviene di più – Ascoli.cityrumors.it

Con i prezzi dell’energia in aumento, molte famiglie dovranno calibrare bene i consumi e, se possibile, fare scelte virtuose in termini di riscaldamento. Ecco perché vogliamo darti alcuni consigli sulla tua stufa. Tra il pellet e il nocciolino, infatti, solo uno di questi ti fa davvero risparmiare. Ecco qual è.

Quale ti fa risparmiare tra pellet e nocciolino? Vediamolo insieme

La biomassa più usata dagli italiani è senza dubbio il pellet. Tuttavia, anche questo è stato interessato da pesanti rincari, che ne hanno modificato il prezzo in aumento. Ecco perché molte famiglie hanno cercato di trovare nuove soluzioni e alternative valide, provando con il sempre più conosciuto nocciolino. Tuttavia, quale delle due soluzioni rappresenta davvero la scelta effettivamente più economica? Te lo diciamo in questo articolo.

Pellet o nocciolino
Ecco quale ha una resa maggiore – Ascoli.cityrumors.it

Per capire quali tra pellet e nocciolino sia più conveniente è bene distinguere il potere calorifico che viene sprigionato dalle due biomasse. Il nocciolino ha un valore di 5Kw/Kg, mentre il pellet di 4kW/k. Da non tralasciare nemmeno l’impatto ambientale dei due combustibili. Il nocciolino ha un valore di 8 punti percentuali riferito alla CO2 immessa nell’aria, con il 4% di residui di cenere, mentre il pellet solo 0,5%.

Lo scorso anno molte persone hanno deciso di optare per i nocciolino di sansa, una biomassa che viene da sempre utilizzata in stufe e caldaie policombustibili che hanno una resa ottima. Il pellet è, per chi non lo sapesse, un prodotto derivato dagli scarti del legno industriale, mentre il nocciolino è un sottoprodotto che deriva dall’industria alimentare, realizzato con noccioli di olive seccate.

Quando scegliamo il nocciolino è bene sapere che ne esistono di due tipi: il nocciolino di sansa disoleata esausta e quello di sansa vergine di oliva. Quest’ultimo viene realizzato con un solo trattamento – a differenza del primo – e con un macchinario viene estratto il nocciolo dalle olive.

Quest’ultimo rappresenta un valido sostituto del più famoso pellet, in quanto possiede un potere calorifero particolarmente alto e si è dimostrato efficace per stufe “a pellet”, ma anche per caldaie poli-combustibili e termo-camini. Ovviamente, rispetto al pellet, il nocciolino di sansa vergine è meno reperibile. Tuttavia, possiamo richiederlo presso gli stessi rivenditori di pellet o anche presso i rivenditori che si occupano dei rifornimenti per frantoi e sansifici.

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