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Economia

Pensione: cosa cambia sul TFR se usufruisco del congedo Legge 104 di 2 anni? La penalizzazione di cui nessuno parla

Il congedo straordinario di due anni riconosciuto ai caregiver che assistono un familiare con disabilità grave ai sensi della Legge 104, è utile per il diritto e al calcolo della pensione. 

Chi usufruisce del congedo può avere delle penalizzazioni sulla pensione e anche sul TFR, analizziamo nel dettaglio vantaggi e svantaggi.

Pensione: cosa cambia sul TFR se usufruisco del congedo Legge 104 di 2 anni? La penalizzazione di cui nessuno parla (ascoli.cityrumors.it)

I lavoratori che fruiscono del congedo straordinario in base alla Legge 151, non maturano le ferie, il rateo della tredicesima mensilità e il trattamento di fine rapporto (TFR).

Pensione e penalizzazione su assegno INPS e TFR: la verità sulla Legge 104

Pertanto, nei giorni di congedo straordinario concesso a cui assiste un familiare con legge 104 articolo 3 comma 3, il calcolo delle ferie, TFR  e tredicesima, sarà effettuato in base all’effettivo lavoro prestato.

Pensione e penalizzazione su assegno INPS e TFR: la verità sulla Legge 104 – ascoli.cityrumors.it

Il periodo di congedo di due anni può anche essere fruito anche in modo in giorni ma non in ore. I periodi di assenza per congedo, sono coperti da contribuzione figurativa, valida ai fini della misura e del calcolo. Questo consente di non perdere nulla ai fini pensionistici, mentre ai fini del TFR si perde il periodo fruito per il congedo.

Un altro aspetto da considerare ai fini pensionistici che può comportare una penalizzazione, riguarda il valore dei contributi figurativi. In effetti coloro che hanno stipendi molto alti potrebbero subire una penalizzazione, in quando l’INPS stabilisce un massimale retributivo e contributivo. Se il dipendente versa contributi maggiori nell’attività lavorativa rispetto a quando è in congedo, coperto da contributi figurativi in base al massimale, il calcolo dell’assegno potrebbe essere inferiore rispetto a se avesse lavorato.

Questo particolare di solito è sottovalutato e all’atto del pensionamento sono in molti ad avere una brutta sorpresa. Anche se parliamo di stipendi molto alti. L’INPS ogni anno pubblica i massimali aggiornati, per il 2025 il massimale annuo è di 57.038,00 euro, mensile è di 3.827,03 euro (ottenuto dividendo il massimale annuo per dodici mesi, dopo averlo diviso per 1,242 – circolare INPS n. 26 del 30 gennaio 2025).

Pertanto, chi ha uno stipendio più alto del massimale indicato dall’INPS, anche se il congedo straordinario è coperto da contribuzione figurativa, percepirà una pensione più bassa rispetto se avesse lavorato.

I vantaggi del congedo straordinario sono tanti, la possibilità di dedicarsi per due anni al familiare disabile, percependo la retribuzione come se avesse lavorato e la contribuzione figurativa utile per la pensione. Inoltre, molte sentenze hanno chiarito che il lavoratore deve dedicarsi al disabile ma anche conservando la sua vita personale, quindi, anche dedicando del tempo a se stesso.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin