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Economia

Pensione d’invalidità, cambia tutto

Le regole per percepire la pensione di invalidità sono cambiate, è bene conoscerle per capire se si debba assolvere ad alcuni obblighi.

Con il termine pensione di invalidità, nota anche come pensione di inabilità, si intende un sostegno economico erogato dall’INPS ai mutilati e invalidi civili totali e parziali che abbiano compiuto 18 anni, ai ciechi civili assoluti e ai sordomuti che abbiano compiuto 18 anni, a condizione di rispettare alcuni requisiti reddituali aggiornati ogni anno. La normativa, indicata all’’articolo 3 della legge n. 104 del 1992, è stata recentemente modificata con il decreto attuativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 14 maggio 2024.

Cambiano le regole per percepire la pensione di invalidità – Foto | Ascoli.cityrumors.it

I cambiamenti potranno essere certamente apprezzati dalle persone con disabilità, ma anche da chi si trova a occuparsi di loro, proprio perché hanno l’obiettivo di ridurre il carico burocratico che si deve sostenere in questi casi. Il riconoscimento e la gestione dell’invalidità civile avverrà in maniera diversa rispetto a quanto accaduto finora.

La nuova riforma modifica la pensione di invalidità

Chi ha un familiare che percepisce da tempo la pensione di invalidità o ritiene abbia i requisiti richiesti per averla sa bene come la burocrazia in questo ambito sia spesso farraginosa. Certamente un ulteriore fastidio per chi si trova già a vivere una situazione complessa. Fino ad ora era infatti necessario verificare nel corso del tempo il livello di invalidità, così da verificare se fossero emersi dei cambiamenti significativi alle condizioni di salute, procedura che comportava una notevole perdita di tempo per tutti.

Le visite di rivedibilità, così come sono chiamate, non saranno più obbligatorie, con buona pace di chi si è ritrovato a farle con cadenza periodica, Questo permetterà così al malato di evitare continui spostamenti e stress, ma di concentrarsi sulla sua situazione personale.

Non sarà più necessario sottoporre i disabili a visite periodiche – Foto | Ascoli.cityrumors.it

È stata inoltre introdotta, su iniziativa della Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, la valutazione multidimensionale, che serve come base per la realizzazione del “Progetto di vita” personalizzato. L’obiettivo che si vuole perseguire è quello di ridurre la sensazione di disagio che spesso avvertono i disabili, così da facilitare la loro integrazione nella società.

È stato deciso nel decreto sulla disabilità anche di adottare termini che possano essere meno offensivi nei confronti di chi vive una situazione di disagio, così che possa sentirsi meno discriminato. Non si useranno quindi più parole come “handicappato” e “portatore di handicap”, da sostituire invece con “persona con disabilità“, che risulta essere più inclusivo.

Almeno in una prima fase quanto previsto dal provvedimento sarà applicato in via sperimentale (per tutto il 2025): in questa fase si lavorerà a campione, così da valutarne al meglio l’efficacia. Entro il 10 gennaio 2025 tutte le disposizioni saranno operative.