In che modo è possibile ampliare la possibilità di pensionamento iniziando a ricevere il cedolino con molti anni di anticipo?
Quando si parla di pensione, è bene essere consapevoli del fatto che si entra in un mondo ricco di varianti e di variabili con linee guida generali che però, a seconda dei casi specifici, possono essere oggetto di modifiche più o meno positive. Questo sia per quanto riguarda le possibilità di accedere al trattamento pensionistico prima del tempo che per ciò che concerne gli importi che verranno mensilmente corrisposti.
Ebbene, a tal proposito esiste la possibilità di maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia in anticipo, grazie ad un vero e proprio vantaggio che non sempre viene sfruttato adeguatamente. Vi spieghiamo di cosa si tratta e in che modo si può riuscire ad ottenere la pensione fino a dieci anni prima del tempo.
In pensione 10 anni prima: il metodo da sfruttare che in pochi conoscono
Come tutti sanno, i requisiti cardine della pensione di vecchiaia sono, ad oggi, i 67 anni di età ed un minimo di 20 anni di contributi. C’è però la possibilità di sfruttare uno strumento che va ad ampliare la possibilità di pensionamento e che potrà entrare in gioco diversi mesi prima, fino ad arrivare a 10 anni di anticipo rispetto al giorno della tanto agognata uscita dal lavoro. Il suo vantaggio peraltro è duplice, perché consente di andare in pensione prima, ma allo stesso tempo fornisce una tutela per la perdita del lavoro per chi è prossimo al pensionamento e potrebbe incontrare serie difficoltà nel trovare una nuova occupazione.
Stiamo parlando di RITA, ovvero della cosiddetta rendita integrativa temporanea anticipata del fondo pensione. Cosa significa? Che chi decide di sottoscriverne uno non solo potrà beneficiare in futuro di una pensione integrativa ma potrà, alcuni anni prima di maturare i requisiti per quella di vecchiaia, effettuare la richiesta di una rendita al fondo pensione.
Ovvero, avrà modo di decidere se attingere all’interezza di quanto accumulato o ad una parte di esso. Riuscendo ad ottenere un pensionamento anticipato di almeno 5 anni: le cose, però, cambiano se si è disoccupati da almeno 24 mesi. Infatti, in questo caso l’uscita dal lavoro potrebbe arrivare anche a 10 anni prima rispetto ai requisiti per la pensione di vecchiaia.
La rendita viene di fatto prelevata dal capitale accumulato nel fondo pensione e per questo è ‘integrativa’. Ma è anche temporanea, in quanto non si tratta di un vitalizio bensì di un’erogazione a scadenza, con avvio dal momento della richiesta fino al giorno del pensionamento. Infine, è anticipata, poiché verrà erogata prima del pensionamento di vecchiaia o dell’elargizione della pensione integrativa.