Si può rischiare di dover restituire la pensione all’INPS? Purtroppo sì, ecco perché bisogna stare attenti a non commettere questi errori.
Accedere alla pensione è un momento importante nella vita di ogni lavoratore. Un momento che arriva dopo tanti anni di duro lavoro. Ma si può rischiare di dover restituire i soldi? Ebbene sì, ci sono dei casi che possono comportare conseguenze spiacevoli, tra cui il rischio di dover restituire parte o l’intera prestazione. Questo può accadere se si fanno degli errori, anche in buona fede, quando si prende la pensione.
![quando bisogna restituire le pensione](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/02/Anziano-ascoli.cityrumors.it-28022024.jpg)
Il non rispetto delle regole può comportare gravi conseguenze economiche per il pensionato. In casi eclatanti, come quello di un anziano che ha preso parte a un film guadagnando solo 77 euro, l’INPS può richiedere la restituzione di somme consistenti, anche se il reddito aggiuntivo è minimo. Questo può causare un grave disagio finanziario per il pensionato, che si trova a dover restituire cifre significative, talvolta pari all’intera pensione percepita durante l’anno. Ma andiamo a vedere i vari casi.
Pensioni, i casi in cui l’INPS può richiedere soldi indietro
Molte prestazioni aggiuntive erogate dall’INPS dipendono dalle condizioni reddituali e familiari del pensionato. È fondamentale, quindi, comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti attraverso apposite procedure, come ad esempio il modello RED. Ignorare queste comunicazioni obbligatorie può portare alla sospensione o revoca della prestazione.
![in quali casi l'INPS richiede i soldi](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/02/Anziano-con-pc-e-documenti-ascoli.cityrumors.it-28022024.jpg)
Alcune tipologie di pensione, inoltre, prevedono il divieto di lavoro percepito, ovvero non è consentito al pensionato tornare in attività lavorativa. Questa regola è stata introdotta con la Quota 100 nel 2019 e proseguita con successive misure come la Quota 102 e la Quota 103. Anche l’APE sociale è soggetta allo stesso vincolo. Violare questa disposizione può comportare la sospensione o revoca della prestazione e l’obbligo di restituire le somme percepite.
Allo stesso modo, il lavoro autonomo occasionale, con un reddito annuo fino a 5.000 euro, può essere considerato una violazione del divieto di lavoro percepito. Anche se si tratta di cifre irrisorie, il pensionato rischia la sospensione della pensione e l’obbligo di restituire le somme percepite durante il periodo di attività lavorativa.
Per non trovarsi in situazioni simili, è fondamentale essere consapevoli dei propri obblighi e rispettare le regole stabilite dall’INPS. È importante informarsi sulle condizioni e i vincoli della propria pensione e, in caso di dubbio, consultare un esperto o contattare direttamente l’Istituto per chiarimenti. Evitare questi errori può salvaguardare la propria situazione economica e garantire una pensione serena e senza sorprese spiacevoli.