Sono in arrivo novità senza precedenti per quanto riguarda gli aiuti per i disabili, con agevolazioni e incentivi per chi ne ha bisogno. Sarà però necessario non essere autosufficienti.
Nel 2024 saranno sempre di più i bonus messi a disposizione dei cittadini meno fortunati. Le agevolazioni riguardano chi ha problemi economici, ma anche di salute. Sono molti i soggetti che soffrono di svariate patologie invalidanti, o che si trovano in condizioni indigenti. A seconda del proprio ISEE e della propria situazione, lo stato rende disponibili diversi aiuti, a patto che vengano soddisfatti determinati requisiti. Quando si parla di disabilità, in particolare, ci si riferisce ad una limitazione conseguente ad una menomazione delle capacità di svolgere un compito o un’attività nei modi considerati a “norma”.
È considerato disabile chi ha un problema temporaneo o permanente, che sia reversibile o meno. Si tratta dunque di un diversamente abile, un soggetto che non riesce più a svolgere attività e compiti nel quotidiano. Esistono diverse tipologie di disabilità, come ad esempio le malattie croniche, la perdita della memoria, le patologie psichiche, la disabilità fisica come cecità o sordità, eccetera.
Già nel 1966, l’ONU aveva redatto un documento per definire i diritti dei soggetti disabili, dal punto di vista economico, sociale e culturale. Ad occuparsi di tale argomento è anche la costituzione italiana, che infatti negli articoli 3 e 34 afferma l’uguaglianza di tutti cittadini a prescindere dalle loro condizioni personali e sociali.
Aiuti per i disabili, cosa cambierà
Negli ultimi giorni, il governo si è riunito al tavolo più volte per introdurre o modificare diverse misure. Un occhio di riguardo è sicuramente rivolto ai disabili. Il dibattito pubblico si è concentrato sulla prestazione universale prevista dal decreto, ovvero 850€ mensili che verranno messi a disposizione degli anziani non autosufficienti, oltre all’indennità di accompagnamento per l’anno 2025-2026.
La misura si rivolge dunque ai soggetti in età avanzata non autosufficienti e in condizioni gravi, che dovranno anche rispettare il requisito economico, cioè un Isee massimo di 6000€. Questa misura è provvisoria, ipoteticamente sarà resa disponibile per circa 25.000 anziani. Purtroppo includere ulteriori soggetti al momento sarebbe impossibile, viste le risorse del governo.
Bisogna sottolineare che la riforma è ancora tutta da lavorare e che deve essere approvata e modificata, dunque per adesso nulla è certo, anche la somma di 850€ potrebbe subire delle variazioni. L’obiettivo, oltre al supporto economico, sarebbe quello di garantire servizi sanitari anche domiciliari.