Qual’è la soglia di invalidità necessaria per ottenere l’esenzione dal pagamento del bollo auto? Scopriamo insieme cosa dice la normativa.
L’invalidità è condizione sufficiente per ottenere l’esenzione dal bollo dell’auto? E, nel caso lo sia, a quale livello di gravità deve essere riconosciuta e certificata? Ebbene, in base alle normative vigenti, l’invalidità è condizione senz’altro necessaria per ottenere l’esenzione, tuttavia non è sufficiente. In altre parole, oltre all’invalidità il proprietario dell’autoveicolo deve soddisfare anche altri requisiti per ottenere l’esenzione dal pagamento del bollo.
Sono tre, infatti, i parametri che vengono considerati in questi casi: la posizione Isee (quando il proprietario del mezzo è un famigliare); la cilindrata dell’autoveicolo; e la condizione in cui versa il proprietario in base alla tipologia di invalidità riconosciuta e certificata. In quanto a quest’ultimo parametro, occorre sfatare una “leggenda metropolitana”: avere una certificazione d’invalidità pari all’80% non comporta automaticamente l’esenzione dal bollo.
Il riconoscimento per essere esentati, infatti, può essere concesso a partire da un livello di invalidità pari al 33% ma, come dicevamo, può accogliere solo specifici tipi di invalidità, ovvero: cecità o sordità assolute; pluriamputazioni; invalidità psichica o mentale per la quale si è resa necessaria l’indennità di accompagnamento; ridotte o impedite capacità motorie per la conduzione di autoveicoli adattati che possano essere utilizzati solo in possesso di patente speciale; e, infine, un handicap grave di disabilità come esplicitato al terzo comma dell’articolo 3 della Legge 104 del 1992.
Limiti Isee, cilindrata dell’autoveicolo e come avanzare la domanda
Il requisito dell’Isee, come dicevamo, è necessario quando a richiedere l’esenzione dal pagamento del bollo auto è il famigliare che risulti proprietario del mezzo.
Se, infatti, il mezzo non è intestato al disabile, il famigliare richiedente può comunque avanzare domanda di esenzione, ma a condizione che il suo reddito lordo sia inferiore o uguale a 2.840,51 Euro annuali.
In quanto alla tipologia di auto, è bene essere al corrente che la legge riconosce soltanto determinate categorie per l’esenzione riferita alla condizione di invalidità. Le categorie sono, infatti, quelle degli autoveicoli e dei motoveicoli a trasporto promiscuo (ad esempio per il carico e scarico di motocarrozzette) e con cilindrata fino a 2.800 centimetri cubici se a diesel o fino a 2.000 se a benzina.
Se soddisfiamo dunque tutti i requisiti esaminati, ecco che possiamo quindi avanzare la domanda di esenzione. Per farlo, occorre verificare la normativa vigente all’interno della propria Regione di residenza: in Italia, infatti, le Regioni disciplinano la materia in modo differente, alcune affidando la gestione della procedura all’ACI, altre all’Agenzia delle Entrate ed altre ancora alla Regione stessa.
