Reddito di Dignità da 500 euro al mese: finalmente parte la misura più attesa

In arrivo il Reddito di Dignità per supportare economicamente chi si trova in grande difficoltà e non riesce a vivere dignitosamente.

Sebbene in una nazione che si definisce civile e avanzata non dovrebbe accadere, tante famiglie non riuscirebbero a sopravvivere senza aiuti da parte dello Stato, delle Regioni o dei Comuni.

Arriva il Reddito di Dignità, chi può averlo
Arriva il Reddito di Dignità, chi può averlo (Ascoli.cityrumors.it)

La dignità è un valore che non ammette esclusioni e che va tutelato e salvaguardato. La dignità dell’essere umano si fonda su numerosi valori inclusi quelli etici e sui diritti a lui riconosciuti. Ogni persona deve avere le risorse e gli strumenti per poter vivere una vita dignitosa nella nazione in cui è nato o in cui ha scelto di vivere.

Un lavoro stabile, una retribuzione onesta, una pensione sufficientemente alta per coprire le spese e potersi godere il meritato riposo. In Italia ognuno di questi punti rappresenta in molti casi una criticità difficilmente affrontabile senza l’intervento dello Stato, delle Regioni o dei Comuni. Servono Bonus e agevolazioni per permettere a tutti di soddisfare i bisogni primari a cui si aggiungono iniziative particolari come, ad esempio, il Reddito di Dignità. 

Come funziona e chi può richiedere il Reddito di Dignità

La Regione Puglia ha attivato un contributo chiamato Reddito di Dignità per sostenere i cittadini in situazioni di difficoltà. L’obiettivo è fornire un supporto economico nonché un’opportunità di sostegno reale.

Reddito di Dignità della Regione Puglia
Reddito di Dignità della Regione Puglia (Ascoli.cityrumors.it)

Il Dipartimento Welfare punta su una politica di inclusione sociale in collaborazione con il Dipartimento Politiche del Lavoro e da qui è nato il contributo richiedibile dallo scorso 5 dicembre e fino al 5 gennaio 2024.

La domanda di accesso alla misura si può inviare accedendo alla piattaforma dedicata pugliasociale-spid-regione-puglia.it. Per entrare è necessario essere in possesso delle credenziali digitali. In alternativa si potranno delegare terzi soggetti con SPID per l’inoltro dell’istanza come CAF e patronati convenzionati.

La domanda è legata all’ISEE in corso di validità. Il contributo di 500 euro – previa sottoscrizione del Patto di Inclusione e dello svolgimento di prestazioni connesse – viene erogato ai richiedenti con ISEE entro i 9.360 euro. Altra condizione necessaria avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il patrimonio immobiliare, poi, dovrà essere inferiore a 30 mila euro mentre il patrimonio mobiliare dovrà restare entro i 15 mila euro.

Il limite ISEE sale a 15 mila euro per le famiglie numerose (cinque o più componenti) e per i nuclei con un genitore solo e tre figli minori. Rimane il limite del patrimonio immobiliare di 30 mila euro e quello del patrimonio mobiliare di 20 mila euro.

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