Vi è la possibilità di ricevere il proprio stipendio mensile con pagamento in contanti? Vediamo cosa prevede la legge a tal proposito.
Nella stragrande maggioranza dei casi, l’erogazione dello stipendio mensile avviene con versamento sul conto corrente bancario o postale. Si tratta del momento più atteso del mese da ogni lavoratore, pronto ad incassare quanto dovutogli per l’impegno lavorativo profuso nell’arco delle settimane precedenti.
Denaro con il quale potrà far fronte alle molteplici esigenze della vita quotidiana, dalla spesa al pagamento delle bollette, dalle rate del mutuo a quelle della macchina, dal pagamento di eventuali abbonamenti ai costi da sostenere per i figli o altri parenti. Ma per i lavoratori vi è la possibilità di ricevere lo stipendio in contanti? Cerchiamo di capire in quali casi questa procedura è consentita dalla legge ed in quale modo.
Pagamento dello stipendio in contanti: quando è consentito
Quella relativa al pagamento della mensilità lavorativa in contanti è sicuramente una delle domande che i lavoratori si pongono più spesso in quanto si tratta, non essendo una modalità di erogazione tracciabile, di un processo che genera molti dubbi. Per coloro che non dispongono di un conto corrente bancario sul quale ricevere lo stipendio, potrebbe costituire però un’alternativa vantaggiosa e comoda. E non sono rari questi casi, considerato il fatto che aprire un conto comporta anche di dover sostenere varie spese di gestione.
L’ordinamento giuridico in tal senso è molto chiaro: è divieto corrispondere mediante versamento in contanti lo stipendio al lavoratore. Ciò significa che il datore di lavoro non potrà erogare con le banconote la paga mensile al suo dipendente. Ed è per questo motivo che solitamente si procede mediante bonifico su conto corrente o postale, o in alternativa mediante vaglia o assegno.
Un’altra possibilità è rappresentata dalla carta prepagata attivabile in banca o presso un ufficio postale. Questa, infatti, non deve essere associata ad un conto corrente e può essere utilizzata in maniera indipendente. Su di essa lo stipendio può essere accreditato ed è tracciabile: il datore di lavoro dovrà, però, conservare le relative ricevute.
Altre due possibilità sono rappresentate dal versamento dello stipendio sul conto corrente di una terza persona. A patto che sia presente una delega scritta contenente date ed informazioni relative al familiare o amico sul cui conto arriverà il pagamento. Oppure sull’e-wallet, come ad esempio Paypal, che consente di effettuare rapidi trasferimenti di somme di denaro, il tutto in maniera tracciabile. L’unico modo per ricevere il pagamento in contanti è invece quello di avere un conto corrente e recarsi presso il medesimo istituto bancario o postale per ricevere i soldi.