Questa moneta ha una storia particolare e tutti la ricordano, all’epoca destò scalpore, ma oggi quanto vale veramente?
Quando si pensa alla Lira a molti tornano in mente moltissimi ricordi. Abbiamo detto addio a questa moneta più di vent’anni fa, eppure c’è chi in casa custodisce gelosamente ancora monete e banconote. Ogni tanto capita pure di riprenderle e mostrarle a chi è nato dopo, dunque, quando l’Euro aveva fatto il suo ingresso nelle case degli italiani.
I collezionisti o semplicemente chi ha voluto conservare un pezzo di storia del Bel Paese si è premurato sicuramente di conservare le vecchie 1000 lire. In questo caso, i più attenti ricorderanno che di quest’ultime non c’erano solo le banconote, infatti, per un breve periodo sono state disponibili anche le monete. Quest’ultime non hanno vantato una lunghissima vita, ma hanno lasciato comunque una bellissima impronta che i nostalgici ricorderanno piacevolmente.
Come abbiamo già detto, delle 1000 lire per un periodo sono state create anche le monete e sono tantissimi quelli che ancora le conservano o magari le cercano, come accade con tante altre monete o banconote. In realtà l’emissione è stata diffusa, ma c’è chi ricorda un dettaglio che ha contribuito a rendere queste monete uniche. Tutto è avvenuto agli esordi, quando la moneta si stava pian piano diffondendo.
Alle spalle c’è un errore di conio che l’ha letteralmente resa celebre e, per questa ragione, è diventata assai popolare. Come abbiamo già detto, l’errore fu commesso durante la produzione per milioni di pezzi. Nel prossimo paragrafo vi spieghiamo di quale moneta si tratta e qual è la caratteristica che l’ha resa celebre e che ancora oggi ricordano in tantissimi.
La moneta da 1000 lire in questione è quella bimetallica, quest’ultima presenta una doppia lega, la stessa che era realizzata per le 500 lire, ma al contrario. Per intenderci la parte dorata si trovava all’esterno, mentre la posizione argentata era all’interno, per fare un esempio si può pensare alle monete da 1 euro. Da un lato si trova il simbolo allegorico dell’Italia turrita e fin qui nessun errore.
Se si gira, però, si capisce che c’è qualcosa che non va, infatti, viene raffigurata la Germania, ma questa volta è divisa in due parti, insomma un errore non di poco conto, se si considera che la caduta del muro di Berlino è avvenuta nel novembre del 1989, mentre la moneta è stata coniata ben 8 anni dopo.
Nel 1997 l’errore fu corretto, ma poco dopo ci fu un altro errore che questa volta riguardava la raffigurazione della Danimarca, i confini erano sbagliati, fino al 2000 fu comunque tenuta la valuta senza procedere con la modifica. Questa moneta vale circa 5 euro, ma attenzione la versione del 1999 e 2000 può valere fino a 35 euro se conservata perfettamente.