Rivalutazione pensioni: pioggia di soldi con la tabella INPS e si festeggia anche col conguaglio

Si attende ancora l’ufficialità ma il conguaglio con l’adeguamento dei trattamenti pensionistici potrebbe arrivare nel 2023. I dettagli.

Il governo sembra essere intenzionato ad utilizzare parte dei 3,2 miliardi di extra deficit per finanziare il pagamento anticipato degli incrementi pensionistici legati all’inflazione, nonché al conguaglio di tale aumento relativo al 2023.

Rivalutazione pensioni: pioggia di soldi
Rivalutazione pensioni: cosa c’è da sapere – ascoli.cityrumors.it

Questo almeno è quanto indicato nella relazione di accompagnamento alla Nadef nel quale viene specificato che una parte di tale maxi somma verrà destinata al conguaglio ‘anticipato’ dell’adeguamento Istat. Pertanto le pensioni di novembre, o più probabilmente quelle di dicembre, saranno più ricche.

Aumenti pensioni, molti soldi in arrivo ma attenzione alla tabella dell’Inps per il calcolo

L’aumento previsto è frutto della semplice differenza tra la rivalutazione di inizio 2023 pari al 7,3% a compensazione del caro prezzi legato all’inflazione e quella effettiva calcolata dall’Istat pari all’8,1%. Solitamente tali adeguamenti arrivano, per l’appunto, nel mese di gennaio ma quest’anno le cose potrebbero essere differenti e gli aumenti potrebbero arrivare sul cedolino del mese dedicato al Natale dando un po’ di respiro a milioni di pensionati.

Rivalutazione pensioni: pioggia di soldi
Rivalutazione pensione: tutti i dettagli – ascoli.cityrumors.it

E non è tutto perché, come previsto dalla Legge di Bilancio, le pensioni minime dovrebbero fare un balzo all’insù passando a 600 euro rispetto ai 525 euro del 2022; questo almeno per gli over 75 mentre per chi ha meno di 75 anni l’incremento sarà dell’1,5% sull’inflazione e l’assegno finale ammonterà a 570 euro.

Tornando alla rivalutazione, dunque, solo chi riceve assegni non superiori a quattro volte il trattamento minimo, essa sarà pari allo 0,8% al mese. Per gli altri verrà applicato quanto previsto dal sistema a sei fasce dell’Inps ovvero la percentuale di rivalutazione andrà progressivamente calando all’aumentare dell’importo del cedolino.

Si tratta comunque di una preziosa boccata di ossigeno dal momento che non solo sarà prevista la rivalutazione sul singolo mese di dicembre ma anche il conguaglio legato ai precedenti 11 mesi con un incremento medio, per una pensione di 2100 euro circa, di 200 euro.

Riportiamo di seguito quanto indicato nella relazione della Nadef in merito all’applicazione anticipata degli aumenti pensionistici: “Attraverso un provvedimento d’urgenza (le risorse dell’extradeficit ndr) saranno destinate, in particolare, al conguaglio anticipato dell’adeguamento ISTAT per i trattamenti pensionistici previsto per l’anno 2024, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori.” A tutto questo dovrebbe poi aggiungersi la rivalutazione spettante per il 2024, in arrivo probabilmente a gennaio del prossimo anno.

Impostazioni privacy