Secondo le proiezioni Istat rielaborate dall’ufficio studi della Cisl regionale, nei prossimi 25 anni la popolazione diminuirà notevolmente con uno squilibrio generazionale sempre più marcato
E’ una fotografia davvero allarmante quella che emerge dagli ultimi studi dell’Istituto Nazionale di Statistica, secondo il quale la popolazione residente nella regione Marche subirebbe un drastico ridimensionamento nei prossimi tre decenni. La proiezione infatti parla di oltre 140mila persone in meno sul territorio con un sensibile calo dei giovani under 25 e un inevitabile aumento della popolazione più anziana.
Il calo demografico rappresenta uno dei problemi più intricati che la società italiana si trovi ad affrontare oggi. Dalle ultime proiezioni emerge un quadro complesso di dinamiche che coinvolgono variabili culturali, economiche e sociali. Un problema non soltanto numerico ma che si ripercuote inevitabilmente su tutto il sistema sociale, dall’ambito scolastico alle pensioni, creando una sfida di lunga durata che richiede approcci innovativi e strutturati.
L’Italia si trova in una fase di profonda transizione demografica contraddistinta da due trend principali, da una parte un declino costante delle nascite, dall’altra un invecchiamento della popolazione, con una conseguente proporzione crescente di anziani Questi fattori contribuiscono a una diminuzione della popolazione attiva e a una trasformazione strutturale del tessuto sociale, con impatti di lunga portata sulle future generazioni. Ecco perchè l’ultimo report dell’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, rielaborato dall’ufficio studi della Cisl Marche, fotografa un futuro piuttosto difficile per la regione con un sensibile calo della popolazione presente sul territorio nei prossimi venticinque anni.
Le Marche infatti rischiano di perdere quasi 140mila abitanti entro il 2050, in questo lasso di tempo la popolazione diminuirà di 139.167 unità, con uno squilibrio generazionale sempre più marcato: i giovani sotto i 25 anni caleranno del 53% (74.851 in meno), mentre gli over 64 cresceranno del 25,6% (100.527 in più) e gli ultra ottantenni del 63,6% (46.639 in più).
A tutto il 2024 la popolazione marchigiana risultava di 1.482.746 abitanti, distribuiti in 225 Comuni. L’area costiera (che rappresenta appena il 10,6% del territorio) accoglie il 40% dei residenti, mentre il 27% della popolazione vive nelle aree interne (pari al 66% della superficie regionale). La trasformazione, secondo il report, cambierà profondamente la struttura demografica regionale, meno giovani e più anziani, soprattutto al di sopra degli 84 anni con tutte le conseguenze del caso dal punto di vista sociale, tra forza lavoro necessaria e assistenza medica necessaria.
“Il calo dei residenti, la fuga di giovani qualificati, lo squilibrio tra costa e aree interne e l’invecchiamento della popolazione dovranno essere affrontati per tempo con proposte integrate e lungimiranti” ha affermato Marco Ferracuti, segretario generale della Cisl Marche che poi aggiunge come per contrastare l’inevitabile calo dei residenti, lo squilibrio tra le varie aree regionali e la fuga dei pochi giovani a quel punto rimasti, “servano azioni tempestive e coordinate capaci di migliorare la qualità della vita e rendere le Marche attrattive”