Chi non passa al mercato libero sarà assegnato ad un fornitore e la situazione cambia da città e città. Ecco cosa devi sapere.
In questo periodo si sta parlando molto di mercato libero, che dovrebbe garantire risparmi su luce e gas. La fine di quello tutelato sarà realtà il 1° luglio 2024, mentre per quanto riguarda il gas è partito dal primo dell’anno. Dunque è finita la situazione in cui le tariffe venivano stabilite dallo Stato e sarà il consumatore a dover valutare la miglior proposta conveniente sulla vasta concorrenza di fornitori di energia e gas.
Ma cosa accadrà a chi entro luglio non passerà al mercato libero dell’energia? Tali utenze saranno assegnate ad un fornitore e tutto varia da città a città. In questo articolo parleremo delle diverse situazioni e di che cosa succederà a tutti quegli utenti che non passeranno al mercato libero per la luce, sulla base di indiscrezioni che sono state confermate nelle ultime ore.
Mercato libero, cosa succede a chi non effettua il passaggio?
Come detto precedentemente, il mercato libero è ormai diventato realtà e se ne era già parlato da parecchi anni per dare la possibilità ai cittadini di dover scegliere tariffe più convenienti per il servizio di energia da luce e gas. Ora, con il passaggio dall’1 gennaio per il gas e dall’1 luglio per l’energia, si prospetta un cambiamento perché non sarà più lo Stato a stabilire le tariffe per il loro servizio. Se non passi al mercato libero, tuttavia, sarai assegnato a un fornitore.
Enel e Hera si sono aggiudicati i lotti all’asta per l’affidamento delle cosiddette tutele graduali, che scatterà da luglio per 3 anni per chi non hanno ancora scelto un fornitore di energia elettrica sul mercato libero. I rappresentanti dei consumatori, come Assoutenti, hanno lanciato un allarme su questa possibilità sostenendo che ci saranno utenti penalizzati dalle aste in questione, soprattutto quelli che vivono in Sardegna, Napoli, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani.
Come spiegato dal presidente onorario Furio Truzzi al Fatto Quotidiano, in queste zone si è registrato un aumento dei prezzi per i clienti non vulnerabili rispetto al costo di gara. Dunque, significa che chi non ha scelto il fornitore del mercato libero si troverà a pagare bollette altissime. Circa 26 aree omogenee sono state assegnate da Arera a 7 operatori con un prezzo unico applicato in tutta Italia.
Ad Enel ed Hera ne vanno 7, con il primo che ha scelto Roma e Milano, poi altre 4 ad Edison, 3 a Illumia, 2 ad A2a e una ad Eon. Solo a giugno si saprà delle condizioni economiche del servizio, ma per ora Arera fa sapere che ci sarà un risparmio di 73 euro. Tuttavia, la convenienza varia in base al territorio.