Stufa e termoventilatore non sono la stessa cosa: attenzione alla scelta o la bolletta si triplica

A volte si inciampa nell’errore di considerarli uguali, ma stufa e termoventilatore non sono la stessa cosa.

Con l’arrivo della stagione invernale e il conseguente abbassamento delle temperature, tutti noi abbiamo iniziato ad utilizzare molto di più i sistemi di riscaldamento che abbiamo in casa.

Stufa e termoventilatore non sono la stessa cosa
Quali sono le differenze tra stufa e termoventilatore – Ascoli.cityrumors.it

Tuttavia, anche in questo caso è davvero molto importante fare attenzione a ciò che si usa e a quali sono le scelte che intendiamo prendere in ottica di risparmio sui consumi. Ecco perché vogliamo ricordarti che stufa e termoventilatore non sono la stessa cosa. Fai attenzione alla decisione che farai o il rischio è quello di consumare ancora di più.

Stufa o termoventilatore: cosa scegliere per risparmiare

Per molti anni è stata la stufa elettrica tradizionale a dominare il mercato del riscaldamento domestico. Si tratta di un dispositivo certamente comodo per la sua facilità di utilizzo e per il fatto che riscalda velocemente, ma è davvero la soluzione più conveniente? Oggi le nuove tecnologie ci consentono una scelta più ampia. Possiamo infatti optare per le stufe elettriche alogene (o termoventilatore), quelle elettriche al quarzo o ad infrarossi.

Stufa e termoventilatore non sono la stessa cosa
Stufa o termoventilatore: quale ti farà risparmiare maggiormente tra le diverse opzioni? – Ascoli.cityrumors.it

Nel primo caso, il calore viene generato mediante lampade alogene, diverse da quelle tradizionali per via del gas che viene utilizzato. I filamenti possono raggiungere infatti oltre i 3.000 °C, trasmettendo calore soprattutto per irraggiamento, in modo da consumare meno energia elettrica. Abbiamo poi la stufa la quarzo: questa si differenzia dalla precedente per il materiale usato per le lampade, il quarzo appunto.

I consumi sono leggermente maggiori rispetto alla stufa alogena. Infine, c’è quella elettrica ad infrarossi. Qui la resistenza è inserita in una componente in ceramica che irraggia il calore tramite radiazioni elettromagnetiche. Anche in questo caso i costi saranno inferiori in confronto ad una tradizionale stufa elettrica.

Quindi, la scelta del dispositivo da utilizzare per riscaldare la nostra casa sarà importantissima in ottica di risparmio. Oltre alla spesa dei consumi di una stufa elettrica, è bene considerare quella d’acquisto. Un modello alogeno o al quarzo costa tra i 30 e i 400 euro, a seconda delle dimensioni. Mentre le stufe ad infrarossi hanno un prezzo maggiore.

Per quanto riguarda i consumi, bisogna tenere a mente che, in un ambiente di circa 20 mq, il dispendio di una stufa tradizionale sarà di circa 2.000 W/h, mentre quello di un’alogena, al quarzo o ad infrarossi sarà di circa 800 W/h. Optando per una di queste tre opzioni, in conclusione, si potrà sicuramente risparmiare in bolletta.

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