Una recentissima sentenza ha stabilito chi può ottenere uno sconto fino al 30% sul pagamento della TARI: quello che c’è da sapere.
Con l’arrivo della stagione delle dichiarazioni fiscali, molti cittadini si trovano ad affrontare il temuto adempimento della TARI, la Tassa sui Rifiuti. Questa imposta, che incide sulle bollette dei cittadini italiani, è spesso fonte di confusione e domande. E se vi dicessimo che si può avere uno sconto molto cospicuo? Ecco come richiederlo e chi può averlo.
La TARI è una tassa locale istituita per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Viene applicata a tutti i residenti e le attività commerciali, industriali e artigianali, nonché alle seconde case, ed è calcolata in base a criteri come la dimensione dell’immobile, la sua destinazione d’uso e la quantità di rifiuti prodotti.
Il calcolo della TARI si basa su diversi fattori, tra cui la superficie dell’immobile, il numero di componenti del nucleo familiare e le tariffe stabilite dal comune di residenza. Solitamente, i Comuni emettono delle ordinanze annuali che specificano le modalità di calcolo e le scadenze per il pagamento.
Il pagamento della TARI avviene attraverso l’emissione di una bolletta, che può essere inviata direttamente a casa del contribuente o resa disponibile online tramite il sito web del Comune di residenza. È possibile pagare la TARI in un’unica soluzione o rateizzarla in più rate, a seconda delle modalità di pagamento stabilite dal Comune. E oggi, è possibile avere anche un importante sconto.
Cospicuo sconto sul pagamento della TARI
Con l’arrivo dell’estate, molte famiglie si preparano a trascorrere le vacanze nella propria seconda casa. Tuttavia, insieme ai bagagli, c’è un’altra cosa da tenere a mente: il pagamento della TARI, la tassa sui rifiuti. Ma per coloro che utilizzano la loro seconda casa solo per brevi periodi, ci sono buone notizie sotto forma di sconti sulla tassa.
La Commissione Tributaria di Massa Carrara ha emesso una sentenza che stabilisce che i non residenti che utilizzano la loro seconda casa solo per le vacanze possono richiedere uno sconto del 30% sulla TARI. Questo perché, secondo il principio “chi inquina paga”, chi ha una seconda casa utilizzata solo occasionalmente non produce la stessa quantità di rifiuti di un residente che vive nell’abitazione tutto l’anno.
Per ottenere lo sconto sulla TARI, è necessario dimostrare che la seconda casa viene utilizzata solo per pochi mesi all’anno. La Commissione Tributaria di Massa Carrara ha specificato che ci sono diverse modalità per dimostrare ciò: dimostrare che nelle utenze di luce, gas e acqua non sono attive per tutto l’anno, dimostrare che l’immobile non è arredato, fornire dettagli sui consumi delle utenze, dimostrando che sono concentrati solo in determinati periodi dell’anno.
Nonostante questa sentenza fornisca importanti indicazioni, ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire. Si attendono ulteriori chiarimenti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per definire meglio le modalità di applicazione dello sconto sulla TARI per le seconde case non abitate. In ogni caso, è importante tenere presente che i Comuni possono riservarsi il diritto di verificare personalmente se la seconda casa è effettivamente disabitata. Anche se questi controlli sono rari, è sempre meglio essere preparati e avere la documentazione a portata di mano per dimostrare il proprio caso.