TFR anticipato per l’acquisto della prima casa, di quanto viene tassato? Cosa sapere prima di procedere

Quante tasse bisogna pagare in caso di richiesta al datore di lavoro del TFR anticipato per l’acquisto della prima casa?

Come tutti i lavoratori dipendenti sanno, il Trattamento di Fine Rapporto – meglio noto come TFR – viene erogato al termine della propria attività lavorativa presso un’azienda. Ma vi è anche la possibilità, in specifici casi, di richiederne una parte in anticipo. Quello che occorre fare è presentare la richiesta, con debita motivazione, al datore di lavoro. Il quale, seguendo quanto previsto dalla legge, erogherà il dovuto.

Anticipo TFR, quali tasse si pagano
Come funziona la tassazione del TFR anticipato e l’imposizione fiscale del residuo (ascoli.cityrumors.it)

Tra le ragioni considerate valide per poter ottenere una fetta di TFR anticipata vi è l’acquisto della prima casa. Quello che in tanti si domandano, però, è come l’importo versato al lavoratore venga poi tassato. E, dunque, quale sia la cifra netta che alla fine si riceverà. Oltre alle tasse da pagare sull’importo che il titolare dell’azienda erogherà al dipendente, inoltre, un altro elemento da tenere in considerazione è quale sarà l’imposizione fiscale quando cesserà il rapporto di lavoro. Facciamo chiarezza.

Anticipo TFR per acquisto prima casa: quante tasse si pagano?

Calcolare l’imposta sull’anticipo del TFR è importante per non trovarsi poi di fronte ad una cifra inferiore rispetto a quanto si immaginava: iniziamo col dire che tale somma è sottoposta ad una tassa provvisoria. Basata cioè su un reddito di riferimento che viene ottenuto andando a dividere l’intero TFR maturato fino al momento della richiesta di anticipo per il numero di anni e moltiplicando il tutto per dodici.

Le regole per richiedere il TFR anticipato
Anticipo TFR per acquisto della prima casa: quali sono le tasse previste (ascoli.cityrumors.it)

Ricordiamo, prima di proseguire, che l’azienda è obbligata a raccogliere le domande di anticipo del TFR ma con un limite, ogni anno, pari al 10% dei lavoratori aventi diritto. O, in ogni caso, del 4% del totale dei dipendenti, facendo riferimento al numero di lavoratori esistente ad inizio anno. La tassazione calcolata sarà, dunque, temporanea andando a riflettere nel modo più fedele possibile il reddito medio del dipendente.

Mentre le cose cambieranno nel momento in cui il rapporto di lavoro verrà a cessare: a quel punto, sarà applicata una nuova tassazione tenendo conto di quanto già applicato sull’anticipo del TFR per poi effettuare un ricalcolo sulla base dell’intero importo maturato. Sarà il sostituto d’imposta, quindi, a ricalcolare la tassa sul saldo e non gli uffici tributari.

Ricordiamo, infine, che l’importo massimo dell’anticipo del TFR non potrà superare il 70% dell’ammontare maturato (ad eccezione del caso in cui venga accantonato interamente in azienda). Per dimostrare l’acquisto della prima casa basteranno una dichiarazione di un notaio, oppure altri documenti inerenti.

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