Affrontare un lutto improvviso può aumentare drasticamente la velocità in cui invecchia il nostro corpo e causare danni irreversibili.
La morte di una persona cara può mettere a dura prova la stabilità di ciascuno, generando periodi di estremo stress e tristezza. Emozioni quali la rabbia, il dolore e la malinconia, possono sviluppare nella persona un trauma difficile da superare, soprattutto da soli. Ecco che, in momenti come questi, è fondamentale ricevere il supporto e la vicinanza delle persone più care, le quali possono alleviare le sofferenze.
Durante la fase del lutto, è altresì fondamentale evitare di tacere sul proprio dolore: parlare della sofferenza provata con una figura di supporto, può rivelarsi un atteggiamento positivo e d’aiuto per superare quanto prima la propria condizione. Gli esperti di psicologia, infatti, sottolineano l’importanza di rivolgersi ad una figura esperta, in grado di dissipare le prime emozioni di un trauma in sviluppo.
Parallelamente alla sfera emotiva, un lutto può intaccare inevitabilmente anche sulla condizione di salute del proprio organismo. Episodi frequenti di pianto, inappetenza, notti insonni e attacchi di panico, possono danneggiare il corpo di chi sta vivendo il distacco traumatico da un proprio caro. Secondo alcuni studi in merito, un lutto può anche accelerare il processo di invecchiamento del corpo.
Lutto improvviso: ecco come l’evento traumatico danneggia il corpo
Secondo una ricerca condotta dalla Columbia University Mailman School of Public Health e dal Butler Columbia Aging Center, pubblicata su JAMA Network Open, il lutto può accelerare il processo di invecchiamento biologico del corpo. Lo studio ha evidenziato le esperienze di coloro che hanno vissuto la perdita di una persona cara, analizzando i processi progressivi delle cellule. In questi pazienti, la ricerca ha messo in luce un declino delle cellule, dei tessuti e degli organi, molto più veloce rispetto ad altri casi.
L’impatto di un lutto sui marcatori del DNA, sembrerebbe essere la causa scatenante di una reazione a catena irreversibile verso l’invecchiamento biologico. La ricerca ha analizzato come le perdite multiple nella vita di una persona, possano comportare un aumento del rischio di malattie cardiache, demenza e mortalità, con effetti che possono manifestarsi anche a lungo termine. In seguito ai dati raccolti negli ultimi anni, gli esperti sono attualmente al lavoro per sviluppare una terapia d’urto che possa ridurre l’impatto sproporzionato dei lutti sull’organismo di una persona.