Agorafobia, non è solo paura degli spazi aperti: potresti soffrirne anche tu

L’agorafobia non è solo la paura degli spazi aperti. Scopriamo insieme in cosa consiste e se ne soffri anche tu.

Negli ultimi anni, complice anche la pandemia, sono aumentati in Italia e nel mondo i disturbi mentali. L’instabilità e l’incertezza dovuta al covid e alla guerra tra Russia e Ucraina (per non parlare di quella tra Israele e Palestina) influenza negativamente i nostri pensieri. Abbiamo non solo paura di stare fisicamente male ma temiamo anche di perdere il lavoro. La crisi economica con i prezzi alle stelle, ha gettato ancora di più nello sconforto rendendo difficile vedere una via d’uscita in fondo al tunnel.

Agorafobia, non è solo paura degli spazi aperti
Agorafobia, potresti soffrirne e non saperlo – ascoli.cityrumors.it

Secondo uno studio presentato dal Headway Mental Health Index 2.0 e realizzato da The European House in accordo con Ambrosetti e in partnership con Angelini Pharma, nel nostro Paese sempre più persone soffrono di ansia e depressione. I più colpiti sono gli adolescenti, si registra infatti una percentuale di ansia pari al 28%, seguita da depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%). Tutti sentimenti che accomunano milioni di giovani.

Agorafobia, cos’è e chi ne soffre

Ma che cosa è l’agorafobia? Questa parola deriva dal greco αγορά che significa piazza e da φοβία che invece significa paura e vuol dire etimologicamente proprio “paura della piazza“. Anticamente quindi si credeva che chi soffrisse di agorafobia avesse paura di trovarsi in luoghi aperti ma ora questo disturbo mentale raccoglie diverse paure.

sintomi di chi soffre di agorafobia
Sintomi di chi soffre di agorafobia – ascoli.cityrumors.it

L’agorafobia è infatti caratterizzata da paura o ansia riguardo al trovarsi in situazioni o luoghi da cui non si può scappare facilmente e in cui temiamo di perdere il controllo. La persona che ne è affetta teme di non poter ricevere aiuto se si sente male e questo gli provoca ansia intensa. Per evitare di averla, vengono messi in pratica una serie di comportamenti evitanti come non stare mai da soli, guidare, prendere i mezzi di trasporto.

In realtà sono tre le situazioni che possono portare ad avere paura e ansia estrema. La prima è la solitudine, intesa come lontananza sia da “luoghi sicuri” che da “persone familiari” che possono aiutarci. La seconda è la costrizione, fare qualcosa contro il proprio volere, e la terza è stare in spazi aperti. Chi soffre di agorafobia sperimenta paura e ansia in queste situazioni che possono sfociare in un attacco di panico.

Per superare le proprie paure, è consigliato fare una terapia espositiva cioè affrontare ripetutamente la situazione che scatena ansia e timore. In alcuni casi, quando l’agorofobia diventa invalidante e influenza negativamente la vita di tutti i giorni, si può fare terapia cognitivo-comportamentale e farsi aiutare da alcuni antidepressivi della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.

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