La Divisione di Ortopedia e Traumatologia delle Torrette diretta dal Dr. Raffaele Pascarella dopo i campioni della moto rimette in sesto una ultracentenaria che si era rotto il femore e ora è già in piedi
Un prodigio. Una di quelle storie per cui vale la pena raccontare e descrivere quanto è accaduto in uno degli ospedali più importanti delle Marche. Uno di quelli dove vengono operati campioni del mondo e personaggi affermati come Valentino Rossi e Pecco Bagnaia, ad esempio. Ma da oggi anche nonna Carolina, una signora dolce e tenera con una coraggio da leone che a 102 si è rotta il femore e ha voluto rischiare operandosi. A quell’età non è mai facile, ma lei imperterrita ha deciso di farlo e di mettere la sua vita nelle mani di sapienti e bravi dottori.
Una bella impresa per l’Ospedale Torrette di Ancona che ha operato una signora ultracentenaria rimasta vittima di un incidente domestico, rompendosi il femore. Il merito di questa impresa va alla Divisione di Ortopedia e Traumatologia diretta dal Dr. Raffaele Pascarella, famosa per avere avuto tra i suoi pazienti gente del Motomondiale, ma che questa volta ha voluto onorare al meglio mettendosi al servizio di una una nonna che adesso avrà la possibilità di tornare a camminare e stare insieme ai suoi nipoti. I famigliari hanno svelato che per rimettersi in sesto, nonna Carolina, per quanto volesse tornare a camminare, si era rivolta ad un’altra struttura ma considerata l’età e la complessità dell’intervento aveva deciso di on rischiare.
Avendo ricevuto il no, la signora Carolina e i suoi famigliari non si sono arresi e si sono rivolti all’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, ma soprattutto alla struttura che fa a capo di Raffaele Pascarella, conosciuto come il nome di “ortopedico dei campioni” la quale ha scelto di trattare chirurgicamente la signora nonostante l’età.
“Operare i campioni sportivi è fonte di grande soddisfazione – spiega Pascarella – ma la quotidianità è fatta di persone “normali”, che si rivolgono alle nostre cure per patologie traumatiche causate da cadute accidentali, infortuni sul lavoro, traumi stradali, autolesionismi. Abbiamo operato la signora Carolina perché sappiamo che una paziente anziana con frattura del femore, se non viene operata, difficilmente ha la possibilità di sopravvivere a breve-medio termine”.