Burnout di settembre, cos’è la malattia che deriva dallo stress del ritorno al lavoro: come curarlo

A settembre si torna a lavoro. Il ritorno, tuttavia, può essere molto traumatico. Lo stress da rientro è una vera malattia. 

L’estate è una delle stagioni preferite dalle persone per la possibilità di andare in ferie. Difatti per quanto il lavoro possa occupare un ruolo importante nella vita delle persone, è bene concedersi un periodo di svago, lontano da impegni e responsabilità. L’obiettivo delle vacanze dovrebbe essere quello di riposare per poi tornare più attivi di prima. Tuttavia non sempre il ritorno avviene nel migliori dei modi.

tornare a lavoro può essere molto stressante
Lo stress da rientro a lavoro- Ascoli.cityrumors.it

Trascorrere giorni o settimane fuori casa, a svolgere delle attività piacevoli o hobby è qualcosa che rende tutti felici.  Come tutte le cose belle, però, le vacanze terminano in men che non si dica e nel fare  i bagagli per tornare a casa si pensa già al rientro al lavoro. Tornare a casa può anche essere piacevole, tuttavia non tutti hanno voglia di tornare a lavoro.

Difatti nonostante si svolga una professione gratificante il rientro può risultare molto traumatico. Finite le vacanze, si è consapevoli che bisognerà trascorrere i giorni seguenti all’insegna degli impegni. La routine sarà molto impegnativa, con ben poco tempo libero. Sveglia molto presto, colazione veloce, corsa a lavoro, dove si passa buona parte della propria giornata.

Tuttavia il ripristino della routine professionale può essere davvero molto traumatico, dando vita ad un Burnout di settembre. 

Quando lo stress da  rientro a lavoro diventa patologico

Per quanto si possa amare il proprio lavoro, dire addio a lunghe passeggiate in montagna o al mare per tornare in ufficio, non è certo la cosa più bella da fare. Tuttavia le cose belle durano poco, e le vacanze sembrano state ideate per avere breve durata. Dunque dopo una settimana trascorsa nel luogo del cuore, bisogna prepararsi a rimettere piede in città.

rientrare a lavoro può essere traumatico
Lavoro: quando il rientro è traumatico- Ascoli.cityrumors.it

Settembre, infatti, è il mese dei rientri e delle ripartenze. Un periodo dell’anno che sa di speranza e buoni propositi. In tanti pensano e rimandano l’avvio delle attività nel mese che divide l’estate dall’autunno. Tuttavia in un gran fermento generale, mentre alcuni si preparano ad iniziare nuovi percorsi e nuovi sport, altri hanno difficoltà a ricominciare la loro routine lavorativa. 

Ritrovarsi nuovamente dinanzi ad impegni e responsabilità può essere più traumatico. Lo stress ed il nervosismo possono  sfociare nel patologico, e per questo motivo non vanno mai sottovalutati. La sidrome di Burnout è l’insieme di sintomi di disagio che derivano da una condizione lavorativa logorante. Un’attività che desta troppe preoccupazioni può dare vita ad una sensazione continua che spinge a non sentirsi più all’altezza. Difatti per quanto si possa amare la propria professione il Burnout può insorgere ugualmente. A quanto pare sembrerebbero più esposte persone di età avanzata, ma studi recenti hanno dimostrato che anche i giovani possono soffrire di questa problematica.

Dunque la persona affetta da Burnout ha sviluppato una certa riluttanza per il proprio lavoro o ancora verso il contesto lavorativo in cui si trova ad operare. Il mese di settembre, carico di impegni e responsabilità, può far crollare anche i professionisti più indefessi. E dunque dinanzi al malumore e alla stanchezza psicofisica, cosa si deve fare per reagire ed uscire da tale situazione? In primis bisogna prendere coscienza del problema, e poi correre ai ripari. Concentrarsi sulle cose che fano stare bene, fare sport e meditazione, concedersi delle pause appena possibile può essere di grande aiuto per contrastare lo stress.

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