In Italia il tumore delle ovaie colpisce circa 5.200 donne ogni anno. Ecco i sintomi da non sottovalutare
Un dramma per le donne di tutto il mondo, che continua a sfidare la medicina e, purtroppo, a uccidere, dato che non presenta sintomi evidenti nelle fasi iniziali, rendendo la diagnosi precoce un’impresa difficile. Parliamo del cancro alle ovaie: fate molta attenzione ai sintomi, anche se apparentemente insignificanti.
Il cancro alle ovaie rappresenta una delle principali cause di mortalità femminile legate ai tumori. Le ovaie, organi cruciali del sistema riproduttivo femminile, possono essere colpite da cellule cancerose che si sviluppano in modo incontrollato. La mancanza di sintomi evidenti nelle prime fasi impedisce spesso una diagnosi tempestiva, con conseguenze significative sulla prognosi. In Italia il tumore delle ovaie colpisce circa 5.200 donne ogni anno.
La ricerca scientifica continua a essere una speranza nella lotta contro il cancro alle ovaie. Gli scienziati stanno lavorando instancabilmente per identificare marcatori precoci nel sangue o nelle immagini diagnostiche che possano migliorare la capacità di individuare il cancro alle ovaie nelle sue fasi iniziali. Trattamenti mirati e terapie personalizzate rappresentano un altro fronte importante nella battaglia, cercando di massimizzare l’efficacia dei trattamenti e ridurre gli effetti collaterali.
La consapevolezza è un alleato potente nella lotta contro il cancro alle ovaie. Le campagne educative mirate sono fondamentali per informare le donne sui fattori di rischio, sui sintomi e sull’importanza delle visite ginecologiche regolari. La prevenzione attraverso stili di vita sani e la consultazione tempestiva con professionisti medici possono contribuire a ridurre il rischio e migliorare le prospettive di sopravvivenza.
I sintomi da non sottovalutare
Tra i fattori di rischio per il cancro alle ovaie c’è l’età: la maggior parte dei casi viene identificata tra i 50 e i 69 anni. Altri fattori di rischio sono l’obesità, la lunghezza del periodo ovulatorio, ossia un menarca (prima mestruazione) precoce e/o una menopausa tardiva e il non aver avuto figli. Di contro, l’aver avuto più figli, l’allattamento al seno e l’uso a lungo termine di contraccettivi estroprogestinici diminuiscono il rischio d’insorgenza del tumore dell’ovaio e sono quindi fattori di protezione.
La diagnosi precoce è fondamentale per combattere il cancro alle ovaie. Gli sforzi della comunità medica si concentrano sulla sensibilizzazione riguardo ai sintomi, incoraggiando le donne a prestare attenzione a segnali come gonfiore addominale, dolore pelvico persistente e cambiamenti nei movimenti intestinali. Tuttavia, la sfida rimane, poiché questi segnali possono essere attribuiti a molteplici condizioni, spesso portando a ritardi nella diagnosi.
Tra i sintomi più indicativi (e, quindi, da non sottovalutare assolutamente): addome gonfio, meteorismo (presenza di aria nella pancia), bisogno frequente di urinare. Tra gli altri possibili sintomi sono inclusi dolore addominale o pelvico, sanguinamento vaginale, stipsi e/o diarrea e anche sensazione di estrema stanchezza. Nelle fasi più avanzate di malattia potrebbero presentarsi anche senso di nausea, perdita di appetito e senso di pienezza subito dopo aver iniziato il pasto.