Spesso i sintomi sono silenziosi e difficili tanto da notare quanto da comprendere. Per questo è importante conoscerli. Scopriamoli insieme.
Lo stomaco è uno degli organi più importanti del nostro sistema digerente. Nella sua parte inferiore, attraverso la valvola del piloro, comunica con il nostro intestino, considerato il secondo cervello degli esseri umani: ed è proprio così, perché è composto da neuroni e cellule in continuo dialogo con il sistema nervoso centrale. E questo dialogo avviene proprio in collaborazione con il cervello.
Per questo motivo, molti esperti ritengono abbia addirittura una capacità emozionale ed intellettuale maggiore dell’organo del cuore, il che spiegherebbe perché tanto i nostri entusiasmi quanto le nostre preoccupazioni vengano spesso “rispecchiati” – e potremmo dire assorbiti – a livello di stomaco: quando ad esempio, abbiamo la sensazione di pesantezza e di “mal di pancia” durante una giornata storta; o, viceversa, di leggerezza e benessere quando ci sentiamo felici.
Ecco perché il benessere del nostro stomaco e dell’intero sistema digerente è davvero essenziale per la salute del nostro organismo: perché influenza la nostra vita in tutte le sue dimensioni, a partire da quella materiale e corporea per giungere a quella umorale, emozionale, spirituale e sentimentale. Ma dobbiamo fare attenzione: perché molti problemi legato ad esso sono di difficile individuazione. Numerosi sintomi non sono semplici da riconoscere ed il rischio quindi è di trascurare una condizione che sarebbe invece da curare con tempestività, lasciando – chiaramente senza volerlo – che degeneri. Cerchiamo di capire meglio questo aspetto.
Neoplasie tumorali allo stomaco: quali i rischi, come prevenirle e come riconoscere i sintomi
Una delle malattie più gravi che colpiscono lo stomaco è il cancro gastrico. Tra le sue caratteristiche ve n’è una subdola: è spesso silenzioso. La neoplasia che si sviluppa a partire dai suoi tessuti può svilupparsi in modo molto lento, a seguito di mutazioni genetiche che comportano una crescita delle sue cellule di tipo controllato, anomalo e, purtroppo, maligno.
Come fare dunque a riconoscerlo in caso di insorgenza? Ebbene, innanzitutto è essenziale tenere a mente quali siano i maggiori fattori di rischio: fumare in eccesso, bere alcool in eccesso, un’alimentazione irregolare e malsana scarsa di frutta e verdura, possono essere fattori scatenanti ed aumentare il rischio dell’insorgenza del tumore. Così come uno storico famigliare di parenti stretti che lo abbiano sofferto, ma anche l’età avanzata (solitamente oltre i 60 anni) e nel caso in cui nel corso della propria vita ci si sia infettati con il batterio dell’Helicobacter Pylori.
I sintomi possono essere talmente comuni da passare inosservati: bruciore, indigestione, mancanza di appetito e dolore addominale, che possono essere attribuiti anche solo a pasti non proprio riusciti. Tuttavia, il progredire della malattia può far emergere problemi più evidenti, come feci scure, vomito con sangue e perdita di peso. Per questo è essenziale condurre lo stile di vita più sano possibile, effettuare controlli regolari e, in caso di emergenze di sintomi sospetti, confrontarsi con il proprio medico: il quale potrà valutare se esami come le analisi del sangue, la gastroscopia ed eventualmente anche la biopsia siano necessari per giungere ad una diagnosi precoce e tempestiva.
