Molte persone convivono con la difficoltà nel prendere sonno: c’è un metodo da adottare 4 ore prima di andare a letto che potrebbe aiutare.
Un ottimo riposo è una parte importante della vita di ogni essere umano. Chi ha una qualità del sonno più alta è più performante durante la giornata, ha maggiori energie e resistenza nelle varie attività quotidiane, per cui è un fattore che non è possibile sottovalutare e che alla lunga potrebbe avere conseguenze importanti sulla propria routine.
In molti, però, a causa dello stress, di stili di vita errati o semplicemente di contingenze relative un determinato periodo fanno fatica ad addormentarsi o vivono fastidiosi risvegli notturni che incidono sul loro benessere generale. L’insonnia, oltre ai danni psicologici e nell’umore (che vanno dall’irritabilità alla stanchezza cronica), può avere conseguenze anche sullo stato di salute generale, causando sintomi organici come l’aumento della pressione sanguigna e dei livelli di colesterolo, incrementando il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Se si vuole risolvere il problema, è fondamentale avere una buona routine del sonno. La quale passa dall’evitare di utilizzare dispositivi elettronici un’ora prima di andare a letto al non consumare bevande eccitanti e privilegia, invece, pratiche rilassanti che siano effettivamente testate e utili per il soggetto. In molti demonizzano anche lo sport, credendo che possa risvegliare il corpo e quindi rendere ancora più difficile addormentarsi. In realtà, secondo un recente studio, è l’esatto contrario e ora ci sono dati concreti a dimostrarlo.
Come migliorare la qualità del sonno: il trucco che nessuno conosce
La ricerca in questione è stata condotta dagli scienziati dell’Università di Otago in Australia e resa disponibile alla BMJ Open Sport & Exercise Medicine. Sono stati reclutate 30 persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni e lo scopo era valutare le differenze nel sonno a fine giornata dopo aver svolto attività sedentarie, di contro all’esercizio fisico.
Durante una delle sessioni, i partecipanti sono rimasti seduti per quattro ore. In un’altra hanno svolto dei semplici allenamenti di resistenza per tre minuti, alternandoli a intervalli di 30 minuti per tutto il periodo di quattro ore. In particolare, si trattava di tre serie da tre esercizi che variavano dagli squat su una sedia a dei piegamenti sulle gambe o l’alzare le ginocchia in piedi con estensioni dell’anca.
Insomma, una banale esercitazione a corpo libero. Dopo aver valutato i risultati di chi ha svolto attività sedentarie in confronto a chi ha fatto sport, i ricercatori hanno ottenuto risultati quantitativi: la durata del sonno è stata in media di 7 ore e 12 minuti contro le 6 ore e 45 minuti dei giorni in cui restavano seduti.
Una differenza, quindi, di 27 minuti nella durata del sonno e con migliori dati anche nella qualità del riposo. Sport e insonnia, quindi, non vanno di pari passo e non sono alleati. Anzi, inserire qualche sessione di allenamento nella propria routine settimanale potrebbe essere un potente alleato per dormire meglio: ora non ci sono più dubbi.