Hai queste scaglie nel cuoio capelluto? Non è forfora, vai subito dal medico: ecco di cosa si tratta

Non è forfora: attenzione alle scaglie presenti nel cuoio capelluto. Vediamo di che cosa si tratta, quando consultare un tricologo e come intervenire.

La forfora è un problema diffuso e, con i dovuti accorgimenti, è possibile tenerla a bada e arrivare ad eliminarla. Ma non si tratta dell’unica problematica legata al cuoio capelluto. In alcuni casi è bene rivolgersi ad un medico e ad uno specialista dermatologo per capire la situazione e trovare la migliore soluzione possibile, intervenendo quanto prima.

Scaglie nel cuoio capelluto: quando non è forfora
Scaglie nel cuoio capelluto: quando rivolgersi ad un tricologo (ascoli.cityrumors.it)

La forfora, lo ricordiamo, è una condizione del cuoio capelluto molto comune e colpisce, in vari momenti della vita, circa il 50% della popolazione: trovare delle piccole scagliette bianche sui capelli non è dunque un segnale d’allarme, dato che vi sono molteplici trattamenti. A cominciare dalla scelta dello shampoo più idoneo. Ma attenzione alle altre problematiche più serie, potrebbero addirittura portare alla caduta dei capelli o essere accompagnate da altri sintomi.

Scaglie bianche e problemi al cuoio capelluto: attenzione ai segnali da non sottovalutare

Le scaglie bianche potrebbero avere dimensioni piuttosto importanti rispetto a quelle più comuni delle forfora. Inoltre, la loro presenza potrebbe essere accompagnata da un prurito insistente, da infiammazioni e anche da tracce di sangue. Tutti segnali di condizioni più gravi del cuoio capelluto, che richiedono l’immediato consulto medico per individuare il trattamento più idoneo.

Le malattie che colpiscono il cuoio capelluto
Dermatite seborroica, follicolite o psoriasi: quando la presenza di scaglie bianche nei capelli indica gravi condizioni (ascoli.cityrumors.it)

È facile creare ‘terreno fertile’ per questi problemi. Ad esempio, andando a letto con i capelli umidi o utilizzando troppo frequentemente lo shampoo a secco. La forfora, lo sappiamo, a che fare con i cambiamenti ormonali, lo stress, la dieta o il clima e non con la scarsa igiene ed è più spesso associata alla pelle grassa.

Quando sopraggiungono prurito, rossore, gonfiore o dolore e si formano protuberanze che sanguinano o formano croste e se la situazione non migliora in breve tempo, è essenziale vedere un tricologo. Potrebbe trattarsi di dermatite seborroica, condizione infiammatoria o cronica che provoca un’eruzione cutanea squamosa sulle aree oleose del cuoio capelluto e può provocare molto prurito.

Oppure di psoriasi, in caso di scaglie argentate, spesse, ruvide e secche accompagnate da arrossamento. O ancora follicolite, se si formano piccole protuberanze rosse simili ad acne: in questo caso, ci troviamo di fronte ad un’infezione del follicolo pilifero, il poro che circonda la radice dei capelli. Solitamente, si verifica quando esso è danneggiato o bloccato.

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