È un errore pensare che Pap Test e HPV Test siano la stessa cosa e scegliere, quindi, di fare l’uno o l’altro. Ecco a cosa servono e cosa fare per non sbagliare.
Fare prevenzione, come ci viene ripetuto spesso, rappresenta certamente lo strumento migliore per avere la garanzia di stare bene, oltre che per diagnosticare in maniera tempestiva malattie che fino a qualche tempo fa non lo erano. Le donne, in genere, sono più continue rispetto agli uomini nel sottoporsi a controlli intimi presso il proprio ginecologo di fiducia, nonostante siano visite che possono mettere in imbarazzo.
È proprio per questo che sarebbe bene muoversi almeno una volta l’anno e non solamente quando se ne ha una reale necessità o si manifesta un problema. Tra gli esami che è consigliabile eseguire ci sono il Pap Test e l’HPV Test, spesso ritenuti molto simili tra loro, ma si tratta di una concezione sbagliata.
Pap Test e HPV Test: a cosa servono
Presentarsi dal ginecologo almeno una volta l’anno per effettuare un controllo alle proprie parti intime risulta essere fondamentale, specialmente se si è attivi a livello sessuale. Nel corso di una visita, si viene così sottoposti ad un’ecografia transvaginale, utile per visualizzare lo stato di utero e ovaie, ma è altrettanto importante eseguire gli screening periodici previsti per individuare in modo precoce il tumore del collo dell’utero e lo stato della cervice uterina.
Troppo spesso, però, si tende a considerare come intercambiabili Pap Test e HPV Test, pensando che si possa decidere se fare l’uno o l’altro, ma si tratta di una concezione sbagliata, pur essendo diffusa. È bene quindi fare le opportune distinzioni, così da sapere quando sia meglio effettuare uno e quando l’altro. Entrambi rientrano nella prevenzione e nella diagnosi del carcinoma, ovvero un tumore maligno, del collo dell’utero, prima neoplasia totalmente riconducibile ad un’infezione virale, quella del famoso Papilloma-Virus (HPV).
Questo tipo di patologia si diffonde su base sessuale e può colpire sia gli uomini sia le donne, per questo sarebbe bene evitare di avere rapporti intimi con persone sconosciute. Sono diverse le malattie che possono generarsi, alcune più lievi altre meno, tra cui verruche, condilomi e infezioni genitali, fino ad arrivare a neoplasie uterine e alle vie respiratorie. I numeri danno sempre una portata piuttosto precisa del problema e ci fanno ben capire come sia importante non sottovalutare la situazione.
Analizzando i casi di individui tra 18 e 60 anni, possiamo notare come il 45% degli uomini ed il 40% delle donne abbia avuto un’infezione genitale da HPV negli ultimi anni. In queste situazioni è comunque possibile prevenire il problema attraverso la vaccinazione, che si può fare anche da ragazzini, ben prima di avere rapporti sessuali. Ad ogni modo, i due esami, come detto, non sono la stessa cosa.
Quali sono le differenze tra Pap Test e HPV Test, quando farli e come agire dopo l’esito
Il Pap Test, detto anche Test di Papanicolaou dal medico che per primo lo ha definito, è considerato il sistema migliore per diagnosticare il tumore della cervice uterina, oltre che per individuare eventuali infezioni e\o alterazioni ormonali. In questo caso, alla paziente vengono prelevate cellule dal collo dell’utero attraverso un piccolo bastoncino simile ad un cotton fioc e chiamato speculum, che saranno poi analizzate al microscopio dopo essere state messe su un vetrino. Non è possibile farlo in presenza di mestruazioni.
L’HPV Test è piuttosto simile e prevede l’immersione successiva del materiale prelevato in un liquido. Non c’è un momento preciso in cui sottoporsi ad essi. Questo è, però, strettamente legato all’attività sessuale, perciò sarebbe consigliabile eseguire il primo quando si è iniziato ad avere rapporti intimi (è bene non averne nei tre giorni precedenti in cui è stato fissato l’esame).
È altrettanto importante evitare lavande vaginali o ricorrere a lubrificanti e farmaci locali, che possono condizionare il risultato. Nel caso del Pap Test, può bastare farlo ogni tre anni. Mentre per l’HPV Test la cadenza ideale è ogni cinque anni. Qualora il primo dia esito positivo, sarà necessario sottoporsi ad accertamenti, quale la colposcopia. Questa prevede l’utilizzo di uno strumento e di alcune colorazioni che permettono di visualizzare il collo dell’utero in modo ingrandito ed eventuali lesioni.
Se invece l’HPV Test è positivo, è indicata l’esecuzione del Pap Test per escludere che il virus abbia già provocato alterazioni pre-tumorali o addirittura tumorali a carico del collo dell’utero. A volte può esserci, inoltre, un HPV Test positivo associato ad un Pap Test negativo: in questo caso sarebbe bene rifare entrambi a distanza di un anno.