Perché la vendetta è assolutamente inutile, anzi fa male alla tua mente: parola di psicologo

Dal punto di vista psicologico la vendetta non porta benefici anzi fa male alla mente. Scopriamo come si spiega questa constatazione.

Essere feriti nel profondo fa provare un dolore talmente forte da far perdere ogni forza di lucidità. Dopo un torto è l’istinto a prendere il sopravvento sulla ragione e cresce pian piano la voglia di vendicarsi per far stare male l’altro tanto quanto lo siamo stati noi. Quando si subisce un torto si può provare talmente tanto dolore che il primo istinto è quello di vendicarsi.

La vendetta non ha benefici
Vendicarsi è liberatorio? (Ascoli.cityrumors.it)

Nonostante la consapevolezza che la vendetta non sia moralmente auspicabile, quando la ferita è ancora aperta rimane spesso l’unico pensiero fisso che permette di superare il dolore o, almeno, di metterlo da parte per un momento. Non bisogna essere spaventati da questo desiderio di vendicarsi. È una reazione normale al torto subito, alla sensazione di ingiustizia che pervade il proprio essere.

L’importante è non cominciare a pianificare la propria vendetta. Qui si passa ad un livello successivo, non psicologicamente sano e che potrebbe portare al compimento di follie. Bisogna prendere consapevolezza del fatto che vendicarsi non aiuta a stare meglio. Il dolore si affronta in altro modo, più salutare per la propria mente.

La vendetta è la scelta sbagliata, ecco perché

Chi ci ha ferito e spezzato il cuore deve pagarla. Da qui il desiderio di vendetta perché ci si sente calpestati, umiliati, traditi. Le nostre convinzioni si sono frantumate improvvisamente e così, in un attimo, comprendiamo che tutti i progetti, tutto ciò che si credeva realtà era solo immaginazione, un sogno, una falsità.

Come superare il desiderio di vendetta
Perché superare il desiderio di vendetta (Ascoli.cityrumors.it)

L’idea di vendicarsi è normale ma non iniziare ad agire per mettere in piano la vendetta. Se si persegue l’intento di far provare dolore all’altro in realtà si fa del male solo a sé stessi. Si rimane concentrati su tutto ciò che c’è di negativo nella fine di un rapporto – d’amore o di amicizia è indifferente – e la vendetta agirà come un veleno che lentamente consuma la mente e il corpo. Un atteggiamento insano, come ha detto Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna in una intervista riportata da Donna Moderna.

E una volta attuata la vendetta? Si potrà provare forse appagamento per un momento ma poi ci sarà rimpianto, malinconia e depressione perché la vendetta è stata compiuta ma nulla è cambiato. Non c’è stata alcuna conquista, nessuna gratificazione.

Se si avverte un sentimento di vendetta, dunque, occorre frenarlo prima che ci si rovini la vita. Il consiglio è di condividere le proprie emozioni con una persona fidata, di ascoltare le parole di conforto e i consigli altrui. Accettare quanto accaduto è il primo passo per andare oltre e riprendere in mano la propria vita.

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