Perdita di concentrazione e confusione mentale sono i primi sintomi di demenza: ecco quando devi correre da un medico

Ci sono segnali che più di altri possono indicare il possibile insorgere della demenza. Scopri come agire quando si presentano.

La demenza è uno dei problemi maggiormente discussi negli ultimi anni. Sempre più persone tendono infatti ad ammalarsi in anticipo rispetto ai tempi canonici e ciò con un grave peggioramento nella qualità della vita.

primi sintomi di demenza
quali sono i primi sintomi di demenza (ascoli.cityrumors.it)

Ci sono però dei segnali che possono indicare l’insorgere di questo problema e che, pur potendo essere segno di altre patologie, dovrebbero essere sempre tenuti sotto controllo e comunicati al medico. Stiamo parlando della perdita di concentrazione e della cosiddetta confusione mentale. Due aspetti che possono indicare molto sulla condizione personale e che pertanto è necessario imparare a conoscere.

Quando contattare il medico davanti a perdita di concentrazione e confusione mentale

Iniziamo subito con il dire che sentirsi confusi ogni tanto o non avere una buona concentrazione non sono necessariamente sintomi di demenza. Molte volte la causa più comune è quella legata allo stress, al troppo studio, al super lavoro o ad un affaticamento generale. In altri casi la colpa potrebbe essere di altre patologie come, ad esempio la fibromialgia che andrebbe comunque accertata e fin dove possibile curata.

primi sintomi di demenza
Quali sono i primi sintomi di demenza (ascoli.cityrumors.it)

Ci sono però delle circostanze in cui questi segnali possono indicare anche una demenza allo stato iniziale. In genere ci si dovrebbe preoccupare quando al senso di confusione e alla scarsa concentrazione si aggiungono altri sintomi come la perdita di memoria, la difficoltà nello svolgere compiti quotidiani e familiari, la mancanza delle parole giuste quando si parla e la confusione riguardo al luogo in cui ci si trova. A tutto ciò si aggiungono anche i cambiamenti d’umore improvvisi che spesso, però, vengono riportati da altri in quanto difficili da riconoscere per chi li vive in prima persona.

Ovviamente, prima di chiamare il medico ci si può testare da soli anche per portare il risultato di quanto ottenuto alla visita. Per farlo si possono recitare a memoria i mesi dell’anno, riassumere ciò che si è appena letto o visto, fare lo spelling al contrario di alcune parole e verificare la propria concentrazione nel corso della giornata.

In ogni caso, se ci sono dei dubbi è sempre bene rivolgersi al medico che dopo un’attenta anamnesi può prescrivere alcuni test neurologici volti a capire se è tutto nella norma o se ci sono problemi di altro tipo o, appunto, legati alla demenza. Ovviamente la situazione è diversa se in famiglia si hanno già dei casi di demenza o se ci sono familiari malati di Alzheimer. In tal caso i controlli saranno da subito più puntuali e mirati e volti a scongiurare la possibile malattia.

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