Chi ha scelto questo periodo per recarsi in montagna e fare scorta di castagne, deve fare attenzione ad alcuni aspetti prima di raccoglierle.
Il profumo terroso del sottobosco, il fruscio delle foglie e dei rami secchi sotto i piedi: la raccolta delle castagne è una di quelle attività che piacciono quasi a tutti. Ma attenzione: raccogliere le castagne richiede un po’ di pratica, non è solo una questione di prendere tutto ciò che si trova per terra.
Spesso, gli amanti della natura si dedicano alla raccolta delle castagne durante lunghe passeggiate in montagna. Sia grandi che piccini amano svolgere quest’attività immergendosi in paesaggi imponenti, circondati da querce maestose che crescono solo a quote superiori ai 1200 metri d’altitudine. È proprio qui che si trovano i migliori frutti di questi magnifici alberi molto longevi, che possono addirittura diventare plurimillenari.
Prima di fiondarsi in montagna inoltrata, è bene tenere a mente alcuni aspetti che riguardano le castagne, la loro raccolta e come si distinguono quelle buone da quelle danneggiate. Innanzitutto, utilizzare guanti resistenti può essere un primo rimedio contro le spine taglienti del riccio che racchiude le castagne. Anche durante la fase di raccolta, tuttavia, ci sono molte cose da sapere per evitare di portarsi a casa castagne che poi andranno buttate.
Segui alcuni semplici consigli e ti assicurerai delle ottime castagne per portare a tavola il profumo dell’autunno.
Castagne, come si scelgono le più buone e cosa fare dopo la raccolta
È importante notare che non tutte le castagne sono commestibili, anzi: alcune possono essere infestate da insetti o marce! Durante la raccolta, ma anche dopo, ci sono alcune pratiche da mettere in atto per scegliere solo quelle più buone e fresche.
Prima di tutto, il periodo autunnale settembre-novembre è quello perfetto per dedicarsi alla raccolta delle castagne. Non prima, non dopo, se non si vuole rischiare di imbattersi in castagne troppo acerbe o mature che tendono a cadere. A proposito di castagne acerbe, per evitarle (e nel rispetto della pianta) evita di scuotere i rami: le castagne mature tendono a cadere, perciò quelle attaccate sono quasi sempre acerbe.
Per una raccolta di castagne responsabile non tralasciare nulla: prendi anche le castagne con un guscio brutto, non omogeneo o danneggiato. Magari mettile da parte per poi gettarle nell’apposito cestino della raccolta differenziata, il tutto per evitare che i parassiti attacchino altre castagne.
Dopo la raccolta, dovrai sicuramente scartare le castagne commestibili da quelle rinsecchite o vecchie. Per farlo rapidamente senza controllarle una ad una, ti basterà immergere le castagne in un recipiente d’acqua: quelle danneggiate saliranno in superficie, a differenza di quelle buone che si adageranno sul fondo.