Mangiare solo verdure a dieta è una buona idea? Non del tutto, al contrario, può essere molto pericoloso.
Come si sa da decenni la dieta mediterranea è una delle più salutari ed equilibrate del mondo,tanto che i popoli che la seguono sono tra i più longevi in assoluto.
Come sappiamo benissimo, dato che l’Italia è uno degli scrigni gastronomici che custodiscono i segreti della dieta mediterranea, l’alimentazione tradizionale dell’area mediterranea non è vegetariana,anche se effettivamente contiene grandi quantità di alimenti di origine vegetale.
Questo significa che generazioni e generazioni di esseri umani hanno trovato il loro nutrimento in carne, pesce e altri alimenti di derivazione animalee hanno sempre vantato fisici forti e in salute.
Purtroppo però le nuove tendenze alimentari, che spingono verso un’alimentazione più consapevole e meno crudele verso gli animali, non fanno così bene come si può pensare.
Carenze alimentari: il rischio della dieta vegetariana
Come sappiamo benissimo le verdure sono ottime fonti di vitamine e fibre, in alcuni casi anche di ferro e altri minerali. Questo significa che, effettivamente, sono in grado di apportare alla nostra dieta dei nutrienti importantissimi per il corretto funzionamento dell’organismo ma, purtroppo, non bastano.
Chi mangia quasi esclusivamente alimenti di origine vegetale può incappare in carenze nutrizionali anche gravi, soprattutto se la sua alimentazione si basa sul consumo abbondante di alcune verdure e sulla totale mancanza di altre.
Nella maggior parte dei casi chi segue un’alimentazione quasi del tutto vegetale può sviluppare: carenza di vitamina B12, acidi grassi Omega 3 e proteine complete.
Le fonti alimentari più ricche di vitamina B12 sono prodotti animali come carne, pesce, uova, latticini. I vegani e i vegetariani devono prestare particolare attenzione all’assunzione di vitamina B12, in quanto è difficile trovarla in alimenti di origine vegetale. In questi casi, può essere necessario assumerla tramite integratori.
Gli acidi grassi Omega 3 sono acidi grassi essenziali, che significa che il nostro corpo non è in grado di produrli da solo e deve quindi assumerli attraverso la dieta. Le fonti alimentari più ricche sono: salmone, tonno, sardine, acciughe, sgombro, semi di lino, semi di chia, noci pecan, noci di macadamia. Per assicurarsi di assumere una quantità sufficiente di acidi grassi Omega 3, si consiglia di consumare almeno due porzioni di pesce grasso alla settimana. In alternativa, si possono consumare semi e noci, o integratori di acidi grassi Omega 3.