La stanchezza non è sempre da considerare una normalità, anzi non va sottovalutata, perché a volte potrebbe nascondere una patologia molto più insidiosa.
Con la salute non si scherza e bisogna prendersi cura quotidianamente del proprio corpo, soprattutto ascoltare i segnali che ci manda e interpretarli nella maniera giusta. Per chi si sente sempre stanco e privo di forze, non si deve banalizzare il problema o ridurlo alle conseguenze di una routine stressante, anzi è bene analizzare il proprio stile di vita e sottoporsi a tutti gli esami necessari.
Infatti, sappiamo bene che un senso di affaticamento cronico può essere alla base di diverse patologie serie. È il caso del diabete, una malattia metabolica causata dall’alterazione dell’insulina, l’ormone deputato a regolare la quantità di glucosio del sangue. Come è noto, ne esistono tre tipi: il diabete di tipo 1, il mellito (tipo 2) e quello gestazionale.
Tutti hanno come primo segnale l’iperglicemia, che può provocare a sua volta una serie di sensazioni negative. Ma andiamo con ordine e analizziamo cosa potrebbe avvertire il paziente nel primo caso: bisogna precisare che i tempi cambiano.
Generalmente, l’esordio è anticipato rispetto agli altri e si manifesta attraverso poliuria, polidipsia, polifagia paradossa (aumento dell’appetito e diminuzione ingiustificata del peso), a cui si associano anche senso di fatica ricorrente, appunto, vista offuscata, cefalea, irritabilità e facilità a sviluppare infezioni.
Sintomi e cura del diabete: a cosa bisogna stare attenti
I sintomi del diabete di tipo 2 non differiscono più di tanto dal primo – manca di fatto sono la polifagia paradossa e l’esordio è meno improvviso. La maggior parte dei pazienti passa, infatti, da uno stato di prediabete, una condizione a metà strada tra la patologia conclamata e la normalità, in cui si può ancora intervenire.
In tutti i casi, comunque, una cura univoca e definitiva ancora non esiste: bisogna essenzialmente tenere a bada la glicemia, i suoi picchi o a volte i cali repentini. Nel tipo 1, è fondamentale dare al corpo l’insulina che non riesce a produrre normalmente; mentre nel mellito è necessario controllare i valori quotidianamente e seguire la terapia farmacologica che verrà prescritta dal medico.
Si fa centrale il rapporto con il diabetologo o l’endocrinologo, che indicheranno caso per caso la strada migliore da seguire per condurre una vita il più normale possibile e alleviare i sintomi. Anche la stanchezza cronica di cui parlavamo all’inizio.