Sono state confermate le bandiere arancioni ai Comuni, per un totale di 277, più 4 nuove entrate, una anche nelle Marche.
Nella giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) il Touring Club Italiano ha assegnato le 281 Bandiere Arancioni del triennio 2024-2026 ai comuni dell’entroterra che sanno esprimere grandi eccellenze in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e di innovazione sociale e che trovano nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di marginalità.
Nelle Marche ci sono ora 28 Comuni certificati, con una nuova entrata, la premiazione si è tenuta alla presenza della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e di oltre 200 sindaci da tutta Italia
Borghi e comuni dell’entroterra premiati con la bandiera arancione del Touring Club Italiano
La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale che il Touring Club Italiano assegna ai luoghi meno conosciuti ma con un grande potenziale a livello turistico. Lo scopo è far diventare di tendenza le destinazioni che meritano di essere valorizzate.
“Bandiere Arancioni è un esempio concreto dell’impegno della nostra Associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente.”
In occasione della BIT 2024 sono state quattro le nuove località che hanno ricevuto il riconoscimento, una è nella Marche, si tratta di Apecchio, in provincia di Pesaro Urbino, le altre sono Bagnone (MS), Roseto Valfortore (FG) e Sinalunga (SI). Le regioni più con più bandiere arancioni sono Toscana, Piemonte e Marche, rispettivamente con 43, 39 e 28 comuni certificati.
Presente alla premiazione c’era la ministra del Turismo Daniela Santanché, che ha dichiarato: “Quando parliamo di turismo in Italia, non possiamo trascurare l’importanza dei nostri borghi. Dei veri e propri tesori nascosti che offrono esperienze autentiche, permettendo ai visitatori di immergersi nella ricca storia, cultura e tradizione della nostra Nazione”.
“Attraverso questi piccoli centri – ha proseguito Santanché – possiamo preservare e promuovere le nostre radici, garantendo che le generazioni future possano continuare a godere della meraviglia di queste gemme storiche, fiore all’occhiello della nostra Italia. Grazie al Touring Club Italiano, che seleziona e certifica con la Bandiera Arancione l’eccellenza dei piccoli borghi dell’entroterra (come i Borghi delle Marche, ndr), supportandoli così nella loro valorizzazione”.
Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. I comuni certificati – che già si distinguevano per elevati standard qualitativi – hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale.