Il presidente provinciale del Partito Democratico, Umberto Pulcini, ha detto la sua in merito all’incidente verificatosi sul tratto autostradale all’altezza di Grottammare pochi giorni fa
La questione relativa alla arretramento del tratto autostradale A14 tra il Fermano e il Piceno continua a tenere banco. Ciò che si è verificato il 23 dicembre ha riacceso il dibattito e questa volta ad intervenire ci ha pensato il presidente provinciale del PD Umberto Pulcini.
Pulcini sostiene che l’ultimo incidente, capitato nel nel punto di Grottammare, dimostra come sia necessario mettersi al lavoro per rendere l’asse viario più adeguato al traffico. La galleria Castello è da tantissimi anni oggetto di lavori, ciò dimostra come ci sia un disinteresse concreto verso questo tratto autostradale.
A14, Pulcini: “Il dibattito sulla terza corsia non ha mai avuto seguito in azioni concrete”
Per quanto concerne la terza corsia Pulcini ha sottolineato: “Il dibattito sulla terza corsia non ha mai avuto seguito in azioni concrete o in progetti seri che potessero poi avviare una strategia o un’azione a lungo periodo ma viene riacceso alla vigilia di ogni elezione elettorale dalla destra. Nell’incontro di qualche anno fa organizzato da Autostrade per L’Italia nell’ambito della campagna di ascolto di stakeholder e territori, l’AD della società aveva annunciato l’apertura di un tavolo con la Regione e con il Ministero per l’eventuale realizzazione della terza corsia”.
Poi ha aggiunto: “Ad oggi è necessario e indispensabile definire un’azione concreta e definitiva sul questo tratto che deve garantire sicurezza e deve necessariamente essere adeguato ai tempi brevi. La soluzione che sta prendendo corpo tra i tecnici ed esperti del settore a che vede il mio totale sostegno è quello di un arretramento autostradale assieme a quello ferroviario”.
Infine Pulcini ha spiegato che l’arretramento darebbe la possibilità di formare una strada a quattro corsie a scorrimento veloce, con l’obiettivo anche di creare un’alternativa alla statale 16 che sarebbe utilizzato solamente per il traffico locale e turistico.
Tale scenario porterebbe, come spiegato nei giorni anche dal professor Giorgio Passerini, dei vantaggi anche dal punto di vista ambientale, urbanistico e sociale.
