Ascoli, Il candidato Sindaco Piero Celani presenta il suo programma per una nuova città

Il candidato Sindaco, Piero Celani ha presentato il suo programma elettorale per una nuova Ascoli

QUESTO IL PROGRAMMA

* Perché cambiare
Da diversi anni Ascoli appare come una città ferma.
La crisi economica e l’assenza di un progetto strutturato hanno prodotto
una situazione di sostanziale immobilità se non di regressione.
Si avverte il bisogno di un rilancio, che parta dai cittadini e si traduca in
una nuova fase, capace di un pensiero strategico, di progettualità e di
concretezza, fissando e rispettando tempi e modi.
Ascoli ha tutte le potenzialità per volare alto, anche se le difficoltà da
affrontare non sono poche. Industria, edilizia, piccolo commercio e quindi
l’occupazione, si sono ridotti sensibilmente. La popolazione invecchia,
permangono indici di bassa natalità e molti giovani scelgono di trasferirsi
in città che offrano maggiori possibilità occupazionali e residenziali.
Le risorse a disposizione sono scarse, ma è per questo che serve un
sovrappiù di competenza ed energia, capacità di mobilitare investimenti
privati e di attingere a quelle risorse europee che Ascoli spesso non è stata
in grado di intercettare, in modo esaustivo.
Occorre pertanto redigere un Piano di Marketing territoriale, che poggi
su un’analisi approfondita del territorio di riferimento e che miri alla
crescita ed allo sviluppo del nostro sistema locale.
Necessita quindi cambiare perché, ad oggi, non si è ancora colto
l’obiettivo di esprimere dinamicità alle attività economiche e favorire il
rilancio dello sviluppo in tutti i settori dell’economia, ed in special modo
in quello turistico, che risulta particolarmente “sofferente” dopo gli eventi
sismici iniziati nell’estate del 2016.

* Ascoli che vogliamo
La partita dei prossimi anni si giocherà sulla capacità del capoluogo di
contrastare la tendenza al declino demografico e alla perdita di posti di
lavoro. Non sarà facile, ma la direzione è chiara: Ascoli deve investire
nell’innovazione d’impresa e nel capitale umano, valorizzare le risorse
ambientali e paesaggistiche, promuovere il patrimonio artistico e
culturale, sviluppare le capacità di accoglienza turistica.
Occorre impegnarsi su una politica orientata sulla riqualificazione
dell’esistente, sulla riduzione delle emissioni inquinanti, sull’incremento
delle aree verdi e delle aree pedonali, sulla rigenerazione dei quartieri
pensata in funzione delle famiglie e dei bambini, sull’accoglienza,
sull’integrazione degli immigrati, sulla sicurezza dei cittadini, su
infrastrutture e politiche che spostino quote di mobilità dai mezzi privati a
quelli pubblici, sul rilancio della progettualità culturale della città e del
suo patrimonio artistico.
La sfida pertanto sarà aumentare l’ “attrattiva” della nostra città e del
territorio circostante, valorizzando l’insieme dei fattori che differenziano
le varie zone sia relativamente alle funzioni d’uso, sia alla conformazione
economica.
A tal proposito vogliamo “lavorare” per sostenere e incentivare:
– L’ “attrattiva turistica” intesa come capacità di “trattenere” e
“intrattenere” l’utente nei periodi di vacanza;
– L’ “attrattiva sociale” intesa come elevato livello di qualità, della
vita, percepita grazie all’efficienza dei servizi, dei progetti di
sviluppo e assenza di conflittualità;
– L’ “attrattiva economica” intesa come competenza e capacità in
grado di generare un interesse da parte delle imprese. In tal ambito,
assume particolare importanza anche l’attrattiva geografica, cioè un
territorio che dovrà essere facilmente accessibile e collegato con
una agevole rete infrastrutturale, e l’attrattiva finanziaria e fiscale,
in relazione alle agevolazioni esistenti, agli incentivi e/o ai sussidi.
Al centro di questo disegno vediamo l’Università e la formazione in
genere.
La piena maturazione del polo universitario, il suo potenziamento
attraverso nuovi corsi legati alle aree che si vogliono sviluppare ed alla
cultura storica, la cooperazione con istituti ed eccellenze del territorio.
Indispensabile sarà la realizzazione di altri servizi fondamentali per gli
studenti, quali, lo studentato, la mensa, la biblioteca ecc.
Il futuro di Ascoli è nelle mani degli ascolani.
A noi spetta da subito il compito di coinvolgere in profondità le diverse e
numerose articolazioni della nostra comunità – associazioni, quartieri,
famiglie, cittadini – suscitandone la fiducia e orientandone le migliori
energie verso un grande progetto condiviso.

* AFFRONTARE I PROBLEMI
La città è cambiata negli stili di vita, nelle condizioni di lavoro e nei
bisogni.
Difendere la qualità dei servizi ed avere il coraggio di innovare, significa
venire incontro alla realtà cittadina.
Spostare o far tornare, in centro tutti i servizi al cittadino è fondamentale,
significa riappropriarsi del centro storico, ridargli vitalità e ridurre le
difficoltà per l’utente, trovandoli concentrati, e soprattutto aiutare le
attività commerciali al dettaglio.
Coordinare gli orari di apertura al pubblico dei servizi comunali; favorire
l’uso delle nuove tecnologie negli uffici pubblici a servizio dei cittadini.
Impegnarsi nella ripresa economica ed occupazionale coinvolgendo il
privato in nuovi investimenti soprattutto nel centro storico, stimolando i
giovani in iniziative innovative.
Creazione di un’agenzia di marketing che fornisca analisi di fattibilità,
valutazioni di rischio e spunti necessari per programmare ogni iniziativa.
Sviluppo economico e occupazione
La perdurante crisi economica e occupazionale priva le persone, i giovani
e le famiglie di sicurezza e prospettive per il futuro, minando la coesione
sociale: il lavoro si impone, quindi, come priorità assoluta e determina
anche per l’amministrazione comunale la necessità di dare risposte
tempestive e concrete.
La principale sfida che il nostro territorio ha di fronte è come mantenere e
rendere Ascoli ancora più attrattiva per le imprese. L’Amministrazione
comunale, da mera erogatrice di servizi, deve assumere il ruolo di
“facilitatore” dello sviluppo.
-Industria. Agevolare la ripresa degli insediamenti attraverso incentivi e
recupero degli immobili dismessi.
Definire regole di utilizzo; immobile e terreno restano di proprietà
comunale e tornano al Comune in caso di delocalizzazione.
-Commercio in centro. Il settore del commercio è uno degli elementi
qualificanti della realtà economica ed urbana, ma va ripensato tenendo
conto di come il commercio si è evoluto.

Occorre, in altre parole, fare un salto di qualità.
Nessun commerciante batterà mai la grande distribuzione che rimarrà
così punto di crescente riferimento dei consumatori. Può essere avviato
un nuovo discorso se gruppi di commercianti di diverse specialità
merceologiche si raggruppino dando vita a negozi di qualità medio alta
che si differenzino dai prodotti dei centri commerciali, capaci di
assicurare risposte ai bisogni dei consumatori per qualità e prezzi.
Verrebbe così realizzato un centro commerciale a cielo aperto.
Stimolare le aggregazioni, calmierare gli affitti dei locali, snellire
procedure e permessi per le aggregazioni di commercianti, concedere
agevolazioni nei servizi, diventano le priorità dell’Amministrazione
Comunale.
Sostenere e promuovere iniziative finalizzate al riconoscimento ed alla
valorizzazione di prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP),
ed Indicazione Geografica Protetta (IGP), a Specialità Tradizionale
Garantita (STG), nonché dei prodotti locali ed Indicazione Geografica
(IG).
– Piccolo artigianato. Incentivazione all’apertura di botteghe artigianali
in centro con concessioni di locali gratuiti per 2/3 anni.
Riscoperta delle antiche lavorazioni.
– Favorire la ripresa del settore edilizio, attraverso l’incentivazione degli
interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, la
realizzazione di opere pubbliche di prima necessità, semplificando le
procedure ed il regolamento edilizio.
– Turismo. Siamo convinti che Ascoli abbia le carte in regola per
diventare una destinazione turistica internazionale.
Per fare questo è necessario:
– un piano strategico per la promozione ed il Comune deve
riappropriarsi di questa funzione strategica, avvalendosi di
professionisti e strutture qualificate nel settore.
– Immagine/brand e sito web dedicato al turismo.
Dotarsi di un’immagine turistica chiara e precisa. La comunicazione
turistica della città va ripensata in modo da renderla coerente e
riconoscibile, anche attraverso la creazione di un portale web dedicato.
– Punti di informazione e guide specializzate in centro ed agli ingressi
principali alla città, che trasformino completamente l’attuale sistema
statico dell’accoglienza.
Tutto ciò perché, detti punti informativi, oltre a favorire servizi al
visitatore, devono essere in grado, fin dal suo arrivo, di sollecitare
sensazioni ed emozioni del luogo scelto, tali da soddisfare le esigenze e i
bisogni di ogni turista.
È evidente quindi che ogni centro IAT, andrà ristrutturato, riorganizzato
e integrato con quelli dei territori limitrofi, in modo da trasformarli, da
semplici punti di erogazione passiva di informazioni e di
depliant/brochure, a veri e proprie “vetrine” animate del territorio,
attraverso la presentazione di eventi culturali, folcloristici e prodotti
tipici locali.
Gli operatori dei centri, necessiteranno pertanto di una formazione
continua, ed essere capaci di gestire ampi comprensori.
Potenziare Internet, resta un obiettivo fondamentale in quanto strumento
cruciale, oltre che per la visibilità soprattutto per la promo
commercializzazione.
L’impegno è quindi quello di concretizzare un nuovo modello di
sviluppo, mettere al centro il binomio turismo-territorio soprattutto
dopo i recenti, drammatici, eventi sismici.
– Coordinamento con le città della riviera per integrare la vacanza con
la cultura
– Riqualificazione delle strutture sportive e ricettive presenti nel
pianoro di San Marco e a Monte Piselli.
– Individuazione di nuove aree di sosta per i camper e i turisti plein
air.

Messa in sicurezza degli edifici scolastici, ed in genere di tutti gli
edifici pubblici e privati
La messa in sicurezza degli edifici scolastici, utilizzando le risorse messe
a disposizione nel post-sisma rappresenta una priorità, così come è
prioritario la definizione di una strategia che consenta a tutti i cittadini di
accedere a contributi, sia nazionali che europei, per l’adeguamento
sismico dei propri edifici. In questo contesto, verrà anche affrontato il
problema della riorganizzazione della “rete scolastica cittadina”.
Grandi Opere Pubbliche
La riorganizzazione della rete infrastrutturale di accesso alla città sarà un
obiettivo fondamentale. Rendere comunicanti le circonvallazioni, NORD
e SUD, significherà snellire il traffico di accesso al centro, soprattutto
nelle ore di punta, liberando dall’inquinamento veicolare, sia l’asse
centrale di Monticelli che la zona Castagneti.
Altro obiettivo, sarà quello di definire nella sua totalità e complessità il
progetto dello Stadio Cino e Lillo del Duca in modo da provvedere al suo
recupero per renderlo funzionale, evitando ritardi ed aumento di costi
inammissibili, così come accaduto per la tribuna EST.
Non ci sarà più spazio all’improvvisazione, ed ogni soluzione andrà
condivisa, con la città prima, e quindi con la società Ascoli Calcio, a cui
sarà affidata la gestione pluriennale dell’impianto.
Eventuali altre soluzioni che comportino l’affidamento alla società di
immobili comunali, dovranno essere valutati in un più ampio progetto di
implementazione dell’impiantistica sportiva cittadina ed in generale per il
tempo libero.

Viabilità
– Riqualificazione della pavimentazione nelle vie e piazze del centro
storico.
– Ridefinizione dei sensi di marcia in centro: unici, doppi sensi di marcia,
divieti di circolazione e rivisitazione della posizione e della funzione dei
varchi di accesso al centro storico.
– Completamento e ristrutturazione della pista ciclabile cittadina
– Sistemazione del percorso dall’ex Cartiera al parcheggio Torricella, con
inserimento di strumenti di controllo, tecnologico ed umano.
-Riqualificazione della viabilità delle frazioni
Parcheggi
Studiare un nuovo piano della sosta con l’obiettivo di ampliare il numero
di parcheggi esterni. Parcheggi gratuiti in periferia, lungo le direttrici di
accesso alla città e collegati al centro con bus navetta; potenziamento del
parcheggio a pagamento di Porta Torricella.
All’interno della città occorrerà utilizzare sempre più piccoli mezzi che
possano muoversi nelle rue e negli spazi più angusti, invece
dell’antiestetico trenino.
La convenzione con l’attuale gestore della sosta cittadina, andrà
rivista, ma il vero obiettivo dovrà essere quella di riacquisire la
proprietà dei parcheggi, al fine di poter fare una vera politica della
sosta che tenga conto delle reali e complesse esigenze che si
intersecano nel centro storico e che investono i residenti, le attività
commerciali ed i servizi.

Quartieri periferici
La città non deve e non può essere solo il centro storico.
Occorre individuare formule capaci di rigenerare luoghi e comunità ai
margini, nella consapevolezza che solo crescendo tutti insieme si cresce
davvero.
Ricostruire le periferie non vuol dire dedicarsi solo ai muri delle case o
degli immobili, vuol dire soprattutto ricucire le relazioni. L’obbiettivo è
“quartieri a dimensione d’uomo”.
Un intervento urgente riguarda le giovani generazioni.
Se si esclude il ruolo delle istituzioni scolastiche e delle parrocchie a
questi giovani non viene offerto altro.
È invece necessario metterli in condizione di avvicinarsi alla musica, alla
poesie, a valide letture; creare una vera e propria promozione della pratica
sportiva non agonistica, potenziando le strutture esistenti e costruendone
dove mancano.
Particolare attenzione va rivolta alle persone anziane offrendo loro spazi e
strutture attrezzate che permettano la socialità.
È indispensabile quindi aver centri di aggregazione in ogni periferia, siano
essi quartieri o frazioni.
Vanno potenziati i servizi pubblici (servizi comunali, trasporti,
manutenzione del verde, igiene pubblica).
Il poliziotto e/o vigile di quartiere deve prevedere incontri pubblici
periodici con i cittadini.
Solo il loro coinvolgimento renderà significativa la presenza dell’autorità
pubblica.
Un’ultima iniziativa dovrà riguardare l’informazione. Per ogni quartiere
dovrà studiarsi la possibilità di diffondere un periodico per essere poi
distribuito a sua volta tra gli abitanti del quartiere, e se possibile dotarlo di
un apposito sito internet, il cui link dovrebbe trovarsi nel sito del comune.
Una siffatta organizzazione produrrebbe risposta anche a quella domanda
di sicurezza avanzata dai cittadini e dagli stessi commercianti.
Particolare attenzione sarà data al quartiere “Monticelli”, affinché diventi
effettivamente parte integrante della città e non semplice periferia.
Fondamentale sarà l’implementazione dei servizi, delle attività artigianali,
la realizzazione di manifestazioni periodiche, e la cura degli spazi verdi e
di aggregazione.

* SOLIDARIETÀ E SICUREZZA, VIRTÙ DIMENTICATE
La città necessita di stabilità e sentirsi sostenuta e difesa. La presenza di
sempre maggiori cittadini deboli richiede una attenzione particolare ed
interventi mirati atti a ridurre questo stato di bisogno.
Proponiamo una serie di iniziative ambiziose che riguardano la fragilità
degli ultimi, il ruolo determinante della donna e le iniziative a
salvaguardia del territorio e dei cittadini.
Sostegno alla fragilità
– Rimozione delle barriere architettoniche
– Consolidamento degli interventi di inclusione scolastica dei minori
disabili.
– Longevità. La durata media della vita si è notevolmente alzata, questo
impone nuove attenzioni.
Necessario ampliare le modalità di assistenza domiciliare per consentire
alla persona anziana di rimanere il più a lungo possibile nel proprio
contesto di vita.
– Sostegno alle persone indigenti e non autosufficienti, attraverso
l’allargamento dei servizi esistenti e l’intervento economico dove
necessario.
– Sostegno alla famiglia, che resta il cardine della nostra comunità.
– Incremento dell’offerta dei Nidi comunali con apertura a forme
innovative: nidi part-time, baby parking a ore e a chiamata, aperti anche
a mamme in cerca di lavoro.
– Nuovi cittadini. La presenza di cittadini immigrati nella nostra città e la
dimensione del fenomeno, richiedono un intervento deciso che deve
andare dall’insegnamento di regole, lingua, leggi italiane e un mestiere
utilizzabile nella nostra zona, fino all’impiego in attività socialmente
utili.

Protagonismo femminile
– Ribadire e concretizzare la parità di genere, attraverso la presenza delle
donne in tutte le nomine di competenza dell’amministrazione.
– Vasta campagna di sensibilizzazione contro la violenza domestica, le
violenze sulle donne, coinvolgendo in particolare le scuole;
– Formazione specifica degli operatori sociali e del personale della
Polizia Locale; sostegno e rafforzamento dei centri antiviolenza e delle
case-rifugio.
Città sicura
Negli ultimi tempi, nel territorio si è verificato un significativo aumento
degli episodi di microcriminalità.
I cittadini percepiscono questa situazione con crescente insofferenza e un
diffuso senso di insicurezza.
A questi episodi si affianca una frequente situazione di degrado in alcune
zone della città.
– Più agenti sulla strada – Il coordinamento già attivo tra Polizia,
Carabinieri e Polizia Locale deve essere intensificato, portando su
strada, nei quartieri, quanti più agenti possibile. Va inoltre creato un
servizio di vigilanza notturna.
– Maggiore illuminazione delle strade e dei luoghi periferici, di interesse
storico, quindi rivisitazione e potenziamento di quanto fatto in tali settori,
dall’attuale Amministrazione negli ultimi anni, e che non ha prodotto i
risultati sperati.

* SANITÀ E SERVIZI SOCIO-SANITARI
Tutela della salute
La tutela della salute dei cittadini e di ogni essere umano è un diritto
fondamentale.
I limiti di spesa pubblica non possono rappresentare un limite a tale diritto
universale con conseguenti migrazioni di cura e ricovero in altri centri
specialistici lontani da Ascoli.
Rivendichiamo alla pari di Marche Nord l’autonomia organizzativa,
gestionale e finanziaria con l’Azienda ospedaliera di Marche Sud la
gestione e l’organizzazione dei nostri ospedali di Ascoli Piceno e San
Benedetto del Tronto, in una logica di autonomia delle scelte logistiche e
organizzative nella erogazione dei servizi ospedalieri, garantendo e
potenziando gli attuali servizi di emergenza e razionalizzando sul
territorio l’alta specializzazione.
Pertanto è chiaro che siamo contrari alla realizzazione dell’ospedale
unico di vallata.
Assistenza territoriale
Per quanto riguarda invece l’assistenza territoriale (prevalentemente
socio-sanitaria), riteniamo che si debba caratterizzare per la prossimità, o
con una distanza comunque contenuta, rispetto alla residenza dei cittadini;
ci sarà una diversità rispetto alle tipologie dei servizi (da quelli più vicini,
in primis le Cure domiciliari e poi le attività ambulatoriali, fino a quelli
semiresidenziali e residenziali), ma con una capillarità diffusa ed una
“lontananza” moderata che garantiscano sempre il mantenimento dei
collegamenti relazionali, familiari e sociali delle persone. A questo deve
aggiungersi la necessità di ridurre le forme di assistenza pubblica a favore
dello sviluppo della Vita Indipendente e di tutte le forme che mirano
all’autonomia dei cittadini con problemi di salute mentale, disabilità,
anziani, dipendenze patologiche, ecc.

* CULTURA & SPORT, CONTAMINAZIONE POSSIBILE
“Lo sport, come la musica, è qualcosa di universale, qualcosa che è
compreso in tutto il mondo, indipendentemente dalle differenze sociali,
etniche o religiose. Non solo lo sport è universale, ma anche i suoi
valori”.
Su questa definizione vogliamo porre le basi per un nuovo sistema di
gestione del comparto culturale e sportivo, improntato sulle competenze,
più attento alle iniziative minori e all’associazionismo, nonché all’impatto
delle iniziative sul territorio.
Città della conoscenza
– ampliamento corsi Universitari innovativi.
La crescita dell’Ateneo, sia in termini qualitativi che quantitativi, è
importante per il territorio, richiamando popolazione giovane.
– master post laurea, sempre collegabili al territorio ed alle attività
esercitate.
– formazione professionale, con riscoperta delle vecchie botteghe
artigianali.
– creazione di un Centro di Formazione artistica.
Cinema, scrittura, arti figurative, fumetti.
– riscoperta del dialetto e delle tradizioni popolari attraverso specifici
corsi e manifestazioni dedicate.

Città della Cultura
Il patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico, le numerose realtà
associative e la presenza di manifestazioni di livello internazionale, sono
gli ingredienti per fare della cultura l’elemento qualificante di una nuova
vocazione della città.
– città del cinema di qualità. Sostegno alla realizzazione di film e/o fiction
in città.
Organizzazione di un festival cinematografico a tema anche medioevale.
– città della musica. Considerando l’esistenza di un Istituto Musicale di
qualità si favorirà la creazione di una orchestra stabile del Ventidio e di
una formazione giovanile, coinvolgendo un importante direttore
d’orchestra.
– rilancio dei Musei Civici, attraverso iniziative multidisciplinari.
– definizione destinazione d’uso dei teatri cittadini.
Teatro Ventidio Basso per lirica, concerti e balletti, Teatro Filarmonici per
prosa, Auditorium Montevecchi per concerti, teatro amatoriale e saggi di
fine anno, senza alcun onere per le compagnie amatoriali
– creazione di un centro di produzione teatrale, per opere liriche e
valorizzazione del Coro del Ventidio Basso
Città dello sport
– censimento degli impianti esistenti. Manutenzione e destinazione d’uso.
– impianti “dedicati” in ogni quartiere oltre ad un campo da calcio.
– cittadella dello sport. Creazione di un centro polivalente che abbia come
punto centrale l’avviamento allo sport dei bambini.

Città della Quintana
La giostra della Quintana è, e resta il fiore all’occhiello della città e come
tale va salvaguardata e potenziata.
Negli ultimi tempi, e soprattutto dopo la scomparsa del segretario storico
della manifestazione, Giacinto Federici, è andata perdendo smalto e
attrattiva.
Necessita pertanto di un incisivo intervento, che sommariamente può così
riassumersi:
– cambio della struttura societaria, nella denominazione e negli organi di
gestione.
– ridefinizione degli appuntamenti da spalmare nel corso dell’anno e non
solo nei mesi di Giugno e Luglio.
– nuova immagine e piano marketing
Estate ascolana
Organizzazione di una serie di manifestazioni e iniziative che vanno da
giugno a agosto, puntando sull’etichetta-ombrello “summer in the city”.
L’iniziativa non prevederà solo spettacoli ma anche realizzazione di
strutture che consentano una vacanza cittadina: creazione di punti di
ritrovo e di aggregazione lungo aste fluviali del Tronto e del Castellano,
allestimento di parco giochi con animazioni, ristoro e relax in centro e nei
quartieri periferici.

* DISEGNARE IL DOMANI
Pur essendo una città storica, Ascoli deve ugualmente stare al passo con i
tempi.
Il passato è passato, e serve a poco volgersi alle spalle. Al contrario,
guardare all’orizzonte può far predisporre le cose in modo da trarne
qualche risultato. Questo atteggiamento sarebbe molto utile ad una città
che sembra assorbita esclusivamente dal presente, dalla sola gestione dei
problemi della quotidianità. E non può bastare il restailing di alcuni spazi
minimi e alla ricostruzione (per altro non ancora terminata nonostante i
continui proclami) della tribuna laterale dello stadio.
Valorizzazione del centro storico
Il centro è un elemento strategico per la funzione di attrattiva dell’intera
città e richiede un programma coerente e coordinato di azioni che
sappiano aumentarne la qualità urbana, il decoro e la viabilità. Puntiamo a
completare la riqualificazione dell’area centrale. L’obiettivo non va
perseguito soltanto come mera chiusura al traffico, (vedi l’errata
installazione dei varchi) ma va interpretato come un’operazione
complessiva di rilancio del centro cittadino. In questa attività
coinvolgeremo la locale facoltà di architettura per avere indicazioni e
progettualità in merito.
Città e ambiente: una nuova sfida
Vogliamo una città che respiri aria pulita, che si muova in maniera
sostenibile, che metta al centro dei quartieri la mobilità dolce, che sia ricca
di parchi, aree verdi.
Sarà studiato un piano di riciclo dei rifiuti che portino alla drastica
riduzione dell’indifferenziata in modo di “allungare la vita” delle nuove
vasche della discarica di Relluce.

Tecnologia al servizio dei cittadini
Le nuove tecnologie sono uno strumento utilissimo per la pubblica
amministrazione, ma solo se riusciamo a far comprendere ai cittadini che
questo nuovo assetto digitale può rendere più efficienti i nostri servizi nei
loro confronti. Realizzazione di una Smart card che preveda la possibilità
di accedere a tutte le funzioni di utilità per i cittadini.
Creare uno sportello EUROPA
Sarà istituito, alle dirette dipendenze del Sindaco, lo Sportello EUROPA,
che avrà il compito di svolgere attività di informazione e consulenza
tecnica sui principali bandi di finanziamento Europei e Regionali,
rivolgendosi ai cittadini, alle imprese ed alle associazioni del territorio, ai
fini di facilitare l’accesso degli operatori locali alle opportunità di
finanziamento.
I settori di competenza, riguarderanno anche i programmi nazionali e
regionali relativamente, all’istruzione, ai giovani, alla formazione ed al
lavoro.
Tutto ciò avrà il compito di far avvicinare, cittadini ed imprese alle
Istituzioni Europee.

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